La Nigeria partner dei Brics

Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan sono i nove Paesi che, a partire dal 1° gennaio 2025, sono diventati partner dell’organizzazione intergovernativa denominata Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), che sfida l’egemonia del dollaro statunitense. A questi Paesi se ne potrebbero aggiungere presto altri, fra i quali la Nigeria. I Brics e i loro partner rappresentano circa il 36% del Pil mondiale.
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi (a sinistra) stringe la mano al presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu (a destra) presso la villa presidenziale di Abuja, Nigeria, 9 gennaio 2025. Foto: EPA/Presidenza nigeriana via Ansa

 Il 17 gennaio, il Brasile, che attualmente detiene la presidenza di turno dei Brics, ha annunciato con una dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri che la Nigeria entrerà a far parte dell’organizzazione come Paese partner. 

La Nigeria diventa così il nono Paese partner dei Brics, unendosi a Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan. 

La categoria dei Paesi partner è stata creata durante il 16° vertice dei Brics, tenutosi a Kazan, capitale della Repubblica russa del Tatarstan, nell’ottobre 2024. 

I partner possono partecipare alle attività del gruppo senza avere potere decisionale, in attesa dell’integrazione formale nell’organizzazione. 

Con la sesta popolazione più grande al mondo – e la più grande in Africa – nonché una delle principali economie del continente africano, la Nigeria (220 milioni di abitanti) condivide interessi convergenti con gli altri membri dei Brics. Nella dichiarazione si sottolinea che la Nigeria è un Paese che agisce “attivamente nel rafforzamento della cooperazione nei Paesi del Sud e nella governance globale”, temi prioritari dell’attuale presidenza brasiliana. 

Secondo il Ministero degli Esteri brasiliano, la scelta della Nigeria riflette la volontà del gruppo di aumentare la diversificazione economica e di includere più potenze regionali. 

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha affermato che lo status di partner Brics della Nigeria favorirà lo sviluppo del Paese e di tutti i membri degli Stati emergenti aderenti al gruppo. «La Cina accoglie con favore e si congratula con la Nigeria per l’adesione ai Brics come Paese partner», ha affermato in una conferenza stampa. Per la Cina, la Nigeria è un importante Paese in via di sviluppo e una forza importante nel Sud del mondo. L’ivoriano Ahoua Don Mello, rappresentante dei Brics per l’Africa centrale e occidentale, da parte sua, ha accolto con favore l’adesione della Nigeria ed ha auspicato che più Paesi del continente africano aderiscano alla visione dei Brics che, secondo lui, comporta nuovi partner e maggiori opportunità di cooperazione.

Il gruppo Brics, acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, si sta posizionando come uno dei principali attori nelle economie emergenti. Il suo scopo è promuovere la cooperazione economica e politica tra i suoi membri per rafforzare la loro influenza sulla scena mondiale.

Si augurano che con questa espansione il blocco possa intensificare la cooperazione Sud-Sud e contribuire a una governance globale più equa ed equilibrata, offrendo al contempo opportunità economiche ai suoi membri e partner.

Oggi i Brics stanno lavorando per creare una propria banca. E per una buona ragione: da soli rappresentano ormai quasi la metà della popolazione mondiale e più di un terzo del Pil globale. I membri dei Brics stanno cercando di introdurre un sistema di pagamento indipendente dal dollaro statunitense, una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri monetari globali. L’anno scorso, l’allora presidente designato degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di imporre dazi del 100% sui Paesi Brics se avessero agito in modo da indebolire il dollaro statunitense.

In risposta, i leader del blocco hanno espresso il loro impegno a introdurre un sistema di pagamento internazionale alternativo, che non dipenda dal dollaro. 

Ricordiamo che nel 2009 Brasile, Russia, India e Cina hanno formato il primo blocco di economie in via di sviluppo (Bric). Poi, nel 2010, ai quattro fondatori si è aggiunto il Sudafrica (Brics). Nel 2024 hanno aderito all’Organizzazione intergovernativa: Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti (Brics+). Dal 1° gennaio 2025 hanno aderito come partner: Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan. Turchia, Azerbaigian e Nigeria hanno presentato richiesta formale di adesione come partner, e altri Stati hanno espresso il loro interesse.

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