La nascita del conclave

Le elezioni pontificie vennero codificate da Gregorio X nel 1274, ma già dal 1118 la scelta del nuovo papa avveniva in luoghi segreti e riservati
La cappella Sistina

Il primo conclave della storia è del 1198 quando i cardinali elettori del papa scelsero di votare in una situazione di clausura «per poter discutere della sostituzione del pontefice in modo più libero e più sicuro». Stamane si è celebrata la Messa pro eligendo pontifice che deriva proprio da una usanza introdotta per la prima volta nel 1198, una Oratio pro eligendo pontifice. Tra le altre novità introdotte che durano fino ad oggi: l’introduzione di una scheda elettorale e la scelta di alcuni cardinali come scrutatori che, dopo aver verificato i voti ad uno ad uno, ne comunicano il risultato al collegio.

Secondo altre fonti, però, si può parlare del primo conclave della storia già nel 1118 quando i cardinali si erano riuniti segretamente nel monastero romano di santa Maria in Pallara per eleggere Gelasio II. In ogni caso è importante sottolineare che la clausura non fu mai imposta ai cardinali, ma fu da loro liberamente scelta.

Alla morte di Clemente IV nel 1268 si aprì il più lungo ( e documentato) periodo di sede vacante della storia che terminò solo nel 1271, dopo trentatré mesi. È il famoso conclave di Viterbo che si dipanò invano alla ricerca di un uomo in grado di orientarsi nella confusione dell’epoca.

Nel 1270 i cittadini esasperati dalla situazione di stallo e di massima discordia tra i cardinali, scoperchiarono una parte del tetto del palazzo reale dove i cardinali erano riuniti per il conclave. Tetto che fu riparato solo dopo tre settimane. Ciò nonostante per ancora un intero anno i cardinali non si accordarono fino al 1° settembre del 1271, secondo la formula giuridica del compromissum, affidando a sei di loro di eleggere il nuovo papa.

I sei erano i cardinali meno importanti, non c’era tra loro nessun vescovo, solo uno era prete e cinque i diaconi. In una sola giornata si accordarono anche perché non rappresentavano nessun partito o cordata elettorale. La scelta cadde sul piacentino Tebaldo Visconti: non era un cardinale, né sacerdote. Era un italiano, arcidiacono di Liegi, vissuto quasi sempre all’estero, fuori dal giro del potere dei partiti di curia. Venne intronizzato con il nome di Gregorio X. Il più serio tentativo di riconciliazione con la chiesa orientale, tramite un concilio ecumenico, accadde sotto il suo pontificato.

La parola conclave appare per la prima volta nella codificazione dell’elezione pontificia voluta da Gregorio X con laUbi periculum e deriva dalle parole latine cum e clavis che indica un ambiente che si potesse chiudere a chiave. Siamo nel 1274.

Molte sono le curiosità sulle elezioni pontificie che in gran parte si sono tenute a Roma, ben 34 volte e 52 in Vaticano (solo 25, compresa quella in corso, nella Cappella Sistina). Altre città furono: Perugia, dViterbo e Avignone, dove si tenne cinque volte. A Napoli, due volte e una volta a Siena, Terracina, Velletri, Verona, Ferrara, Pisa, Costanza, Anagni, Arezzo, Lione e Venezia.

Il papa più giovane mai eletto nella storia della Chiesa, fu il diciottenne Giovanni XII. Era  il 955I più anziani furono, quasi 85enni, Celestino III, eletto nel 1191, e Celestino V, eletto nel 1294.

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