La morte del padre della Billy
Nella redazione di Città Nuova negli anni abbiamo accumulato la bellezza di 75 librerie Billy, quasi tutte bianche, quelle vendute dalla Ikea a poche decine di euro, rapporto qualità/prezzo straordinario, resistenza garantita al peso (salvo le ultimissime uscite a dire il vero), il che vuol dire non vedere dinanzi a sé i ripiani delle librerie imbarcarsi sotto il peso dei nostri libri.
Sono un strumento elegante e minimalista dell’abitare: scansie bianche affiancabili e modulabili, fatte per i libri, che puoi posizionare in ripiani regolabili in altezza in modo praticamente infinito. Per giunta con delle aggiunte sopra le scansie standard che permettono di ottimizzare i propri uffici e le proprie case. Quante migliaia di libri abbiamo allineato su queste scansie in redazione!
Anche la loro presunta fragilità è stata smentita dai nostri tre traslochi: hanno resisitito gli oggetti di arredamento di Gillis Lundgren e fanno ancora la loro bella figuira, anche se abbiamo dovuto agganciarle ai muri perché stessero dritte. Ma dopo una infinita serie di movimentazioni e sforzi. E poi le Billy sembrano capaci di fare da sfondo a tutto quello che tu vuoi accumulare, ai ricordi della tua vita, agli oggetti raccolti qua e là, alla cultura che tu hai saputo elaborare. Anche nel tuo disordine riescono a mettere un po’ d’ordine.
Perché dedicare un articolo a questi oggetti su un sito solitamente “serioso”? Perché l’arte e la tecnica del far vivere bene gli altri sono un’arte e una tecnica spesso dimenticate, considerate meno importanti di tante altre che gratificano di più il soggetto. Quante benedizioni s’è preso Lundgren nella sua vita per i servigi resi a giovani e anziani, professionisti e dilettanti? È un capitale di bene comune che va riconosciuto al designer svedese: 40 milioni di librerie!