La morte del “Messia”
A molti il reverendo coreano Sun Myung Moon, recentemente scomparso, è sembrato il fondatore di un fenomeno religioso inconsueto e bizzarro. In Italia è noto per aver celebrato le nozze dell’ex arcivescovo cattolico Emmanuel Milingo e per altre celebrazioni di matrimoni, come in questa foto del 2009, quando sposò 45 mila persone con una cerimonia simultanea in vari Paesi del globo convinto che «le unioni internazionali e interculturali sono il modo più rapido per portare la pace nel mondo».
Nel 1954 aveva fondato a Seul l’“Associazione dello Spirito Santo per l’unificazione del mondo cristiano”, o più sinteticamente la “Chiesa dell’unificazione” e, dal 1992 in poi, il rev. Moon aveva annunciato al mondo di essere, con la moglie, il nuovo Messia, come coppia dei “veri genitori” per realizzare un mondo di pace, felicità, amore. Per questo le coppie, chiamate “famiglie benedette” inserite sul matrimonio dei “veri genitori”, avrebbero generato figli senza peccato originale. Come prima di Adamo ed Eva.
La sua, quindi, non è una religione né cristiana, né tanto meno cattolica. Nega la rivelazione di Cristo, la sua divinità e la redenzione per mezzo della croce.