La montagna si apre alla disabilità
Ventidue sentieri accessibili a tutti, anche alle persone diversamente abili, è questo il progetto avviato dalla Fondazione Dolomiti Unesco, per avvicinare chiunque alle vette più alte delle Dolomiti, entrate a far parte dal 2009 del Patrimonio dell’umanità Unesco.
I sentieri si divideranno tra le province di Belluno, Trento, Bolzano, Pordenone e Udine. Alcuni percorsi sono stati già testati in carrozzella ma l’obiettivo è di aumentare il numero degli itinerari un po’ alla volta permettendo veramente a tutti di raggiungere rifugi in alta quota e percorrere sentieri di montagna, autonomamente o accompagnati da guide esperte. Come si legge sul sito di presentazione, «non tutti faranno le stesse esperienze, ma tutti potranno vivere un’esperienza di vera immersione nel paesaggio e nella geologia delle Dolomiti».
I primi ad essere coinvolti saranno le guide e gli esperti conoscitori del territorio dolomitico, chiamati a segnalare tutti i sentieri adatti o adattabili per l’accesso alla persone con disabilità. Dopo la prima fase di raccolta di informazioni, i sentieri verranno liberati dalle barriere e messi in sicurezza. In un secondo momento, sulla base delle segnalazioni, verrà realizzata anche una mappa interattiva di tutti gli itinerari accessibili, continuamente aggiornata (Visitabile sul sito www.visitdolomites.com). Ogni sentiero avrà una sua descrizione, verrà segnalato il grado di difficoltà e sarà presente una scheda con tutte le informazioni utili per dare la possibilità ad ognuno di scegliere la propria escursione, in base alle capacità, ai propri limiti e agli interessi.
Ad accompagnare le persone ci saranno figure professionali. Il corso di formazione è stato realizzato dall’Accademia della Montagna e finanziato dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, indirizzato a maestri di sci, guide alpine e accompagnatori di montagna, con l’obiettivo di formare figure altamente qualificante nell’accompagnamento di persone con disabilità.
La montagna diventa così un luogo di inclusività sociale, inoltre il progetto si rivolge anche a persone anziane e famiglie con bambini molto piccoli, che possono godere di paesaggi mozzafiato superando le barriere naturali ed avvicinandosi ad uno degli scenari più belli al mondo.