La meningite

Sui giornali della nostra regione abbiamo letto di un bambino che è morto per meningite. È una malattia che ci fa paura e, avendo sentito che esiste un vaccino, vorremmo avere qualche notizia in più. Roberto e Federica La meningite è un’infiammazione delle meningi (membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale) che può essere causata da diversi germi: Hemophylus influenzae, Neisseria meningitidis, Streptococcus pneumoniae. I segni clinici tipici della malattia sono febbre elevata e un bambino che appare evidentemente sofferente, con rigidità e resistenza al tentativo di flettergli la nuca, talora segni neurologici e eruzioni cutanee. È una malattia molto seria, in cui vi è elevata mortalità (circa il 5-10 per cento) e frequenti danni permanenti in coloro che sopravvivono (nel 25-50 per cento dei casi si può avere deficit uditivo, sequele neurologiche, epilessia). In Italia nel 2002 abbiamo avuto 880 meningiti batteriche http://www.simi. iss.it/dati.htm). Sono oggi a disposizione diversi vaccini, globalmente in grado di dare copertura contro alcuni dei batteri (e dei relativi sottoceppi) responsabili della meningite. Questi vaccini sono facoltativi e in quasi tutte le regioni devono essere acquistati a spese del genitore ( il federalismo sta rendendo assai disomogena l’ Italia anche in campo vaccinale!), ad eccezione del vaccino contro l’Hemophylus che da qualche anno è quasi dappertutto praticato ai bambini del primo anno di vita a cura del Servizio sanitario nazionale . È consigliabile praticare le vaccinazioni contro la meningite? I vantaggi: a parte una lieve reazione nella stessa sede della vaccinazione e la comparsa in qualche caso di un modesto rialzo termico, il singolo bambino non ha generalmente problemi, mentre ottiene un’ottima protezione verso i ceppi batterici compresi in quel vaccino. Gli svantaggi: deve praticare almeno quattro siringhe mentre il costo complessivo dei vaccini è significativo (variabile ma per lo più non inferiore ai 200-350 euro). Attualmente il consiglio dato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp) è di vaccinare per la meningite, con un calendario di sedute che varia a seconda dell’età del bimbo. La stessa Fimp sottolinea comunque che, per quanto gravi, le meningiti sono malattie relativamente rare. Pertanto, pur essendo importante sensibilizzare su questa opportunità di salute, la priorità vaccinale in Italia è oggi, oltre continuare le vaccinazioni obbligatorie, quella di garantire la copertura del 95 per cento della popolazione per il morbillo e la rosolia. Queste ultime due malattie erroneamente sono considerate banali, e purtroppo ogni anno in Italia registrano diversi morti e complicanze gravi. La nostra nazione è in effetti il fanalino di coda dell’ Europa per queste vaccinazione ed uno dei paesi occidentali dove si registra il maggior tasso di rosolia in gravidanza, malattia che comporta quasi sempre la nascita di bambini con importanti problemi fisici (cataratta, sordità, patologie cardiache, problemi neurologici). Per questo motivo le regioni italiane, l’Istituto superiore di sanità e i pediatri, lavorando in accordo con l’Oms, svolgeranno per tutto l’anno 2004 una campagna straordinaria di vaccinazione contro morbillo e rosolia. Concludendo: la meningite è una malattia terribile, contro cui ci si può in parte proteggere con le vaccinazioni. Pur tuttavia sarebbe un errore concentrare gli sforzi contro la meningite e dimenticare le meno pubblicizzate vaccinazioni di routine (oggi con particolare attenzione a quella per morbillo e rosolia), che rappresentano un sicuro ed enorme vantaggio per la salute del singolo bambino e della collettività e che vanno praticate con impegno.

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