La memoria, seme del futuro
Torna la fiera internazionale del libro di Torino, giunta alla XXIV edizione dal 12 al 16 maggio, con 1.500 espositori e tematiche legate all’unificazione italiana
Già lo scorso anno la tematica affrontata ripercorreva i sentieri della memoria. Ad essa quest’anno − come per un naturale prosieguo −, si andrà ad sommare quello dell’unificazione italiana. Stiamo parlando della Fiera internazionale del libro di Torino, giunta quasi al suo personale quarto di secolo − si tratta della XXIV° edizione −, che si terrà dal 12 al 16 maggio al Lingotto delle Fiere.
Per la serata inaugurale dell’11 maggio in onore del Paese ospite di quest’anno, la Russia, era presente alle Officine grandi riparazioni, la scrittrice Ljudmila Ulitskaja, mentre ad inaugurare il salone, la mattina del 12 maggio è stato il sottosegretario al ministero per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.
Ai tre spazi espositivi dedicati ai 1.500 editori provenienti da tutto il mondo − tra cui si segnala l’ormai consolidata presenza dell’editrice Città nuova −, quest’anno va ad aggiungersi quello dell’Oval. Realzzato per i Giochi olimpici invernali di Torino 2006, nei suoi 20 mila metri quadri lo spazio espositivo ospiterà tra l’altro il Bookstock Village − un’area per per i giovani lettori − e il Padiglione Italia con gli stand delle regioni italiane riunite per la prima volta in un’unica area.
Altra gradita novità di quest’anno, la conferma della Palestina tra i Paesi espositori, intervenuta già nel 2008 con i propri autori. In questi giorni poi tanti saranno gli incontri, i dibattitti, e i momenti di spettacolo e musica, che accompagneranno la kermesse dei grandi nomi della letteratura straniera e di quelli nostrani del calibro di Dario Fo.
Sempre nell’Oval sarà possibile visitare la mostra 1861-2011. L’Italia dei Libri nata da un’idea di Rolando Picchioni, presidente della Fiera internazionale, e curata da Gian Arturo Ferrari. La mostra, vera chicca del salone dell’editoria di quest’anno, si pone l’obiettivo di guardare al processo di unificazione attraverso la lente d’ingrandimento di quei libri che hanno fatto e diviso gli italiani. Tra i cinque percorsi di visita proposti: i 150 grandi libri, i 15 personaggi, gli editori e i fenomeni editoriali. Un modo per rendere memoria ai libri e all’unità d’Italia, che si è fatta anche attraverso i testi e la cultura.