La medicina a Rothman, Schekman e Sudhof

I tre studiosi (due statunitensi e un tedesco) hanno chiarito come funziona il meccanismo di comunicazione tra le cellule del corpo umano
nobel medicina

Comunicare bene è importante, non solo per le persone, ma anche per le cellule. Il delicato e complesso organismo del nostro corpo, per funzionare ha bisogno che i 100 mila miliardi di cellule che lo compongono siano accordate momento per momento. Ne consegue la necessità di un meccanismo, semplice e raffinato allo stesso tempo, di comunicazione.

Ogni cellula comunica con le altre inviando e ricevendo, nel mare che la circonda, messaggi in bottiglia, cioè vescicole contenenti segnali chimici. I tre scienziati hanno descritto come funziona questo sistema di smistamento e trasmissione, quali sono i semafori che regolano il traffico e assicurano che i pacchetti siano consegnati al posto giusto nel momento giusto.

Se consideriamo per esempio il fenomeno dell’apoptosi, cioè il fatto che le cellule si lasciano morire se non ricevono tempestivamente dalle cellule intorno messaggi che le invitano a rimanere in vita, capiamo quanto sia importante questo meccanismo. Lo stesso vale per l’insorgenza del cancro, quando cellule tumorali si rifiutano di obbedire ai messaggi che ricevono e quindi cominciano a proliferare all’infinito, senza controllo.

James Rothman (62 anni) lavora alla Yale University, Randy Schekman (64) all'università di Berkeley in California e Thomas Südhof (58) all'università di Stanford. Grazie al loro lavoro è cambiato il modo con cui pensiamo al funzionamento delle cellule e a molte malattie, con un possibile grande impatto sulla medicina del futuro.

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