La Liguria in ginocchio

Frane e smottamenti ovunque. Problemi alle comunicazioni e ai collegamenti ferroviari. Erosione della costa. Centinaia di persone isolate.

L’intero territorio della Liguria si sgretola, metro dopo metro per il maltempo che la sta flagellando praticamente da inizio novembre e devastando ogni cosa. Ieri domenica 24 era da poco cessata l’allerta rossa su tutto il genovesato, appena il tempo di tirare un sospiro di sollievo, quando una nuova notizia, poco dopo le 14, ha raggiunto il capoluogo della Regione. Nel primo tratto dell’autostrada A6, la Torino Savona, in direzione di Torino, una enorme massa di fango si è stacca dalla collina e si è abbattuta sul viadotto Madonna del Monte, provocando la caduta di una trentina di metri di campata del viadotto, trascinando via prima i pilastri, poi la soletta. Uno degli automobilisti in transito è riuscito a fermare le auto in arrivo e un pullman pieno di persone.

È l’epilogo di una settimana di pioggia ininterrotta che ha flagellato tutta la Liguria. Per restare nel savonese, è crollata, la strada del terminal Reefer di Vado Ligure, uno smottamento lesiona i piloni della soc. Funivia spa, sempre a Savona, e una frana gigantesca a Marmorassi, quartiere collinare del savonese, ha isolato 270 persone. Le strade provinciali interrotte da frane e smottamenti sono 15. Oggi le scuole superiori resteranno chiuse in tutta la provincia.

Anche l’autostrada dei Fiori la A10 è interrotta tra Varazze e Arenzano e tra Albisola e Savona. La A 6 è chiusa in entrambe le direzioni, tra Savona e Millesimo, mentre le auto rimaste bloccate sono state accompagnate dalle unità di soccorso, al casello di Savona. Sono iniziate subito le verifiche sulla stabilità dell’altra carreggiata del viadotto. «Ora ci interessa capire, attraverso le prove statiche, se il lato non interessato dal crollo, in direzione Savona, sia possibile renderlo agibile presto, anche perché domani si riaprirà un porto passeggeri, tra crociere e merci, molto importante che è quello di Savona, e anche perché la strada che costeggia l’autostrada ha una frana e la Valbormida è raggiungibile solo attraverso piccole stradine comunali di difficile accessibilità». Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti.

La frana ha fatto saltare elettricità e gas, così come i ripetitori di una grande compagnia telefonica, mandando in tilt l’intera rete, creando enormi problemi per le comunicazioni. E come se non bastasse è franata pure la strada che costeggia l’autostrada, rendendo i collegamenti tra Piemonte e Liguria difficilissimi attraverso la Valbormida. Di «panorama desolante», parla il presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna. «Oltre ad essere in ginocchio a causa di alluvioni e maltempo, oggi la nostra provincia rischia di finire schiacciata dai blocchi burocratici – aggiunge -. Il crollo della Torino-Savona di oggi ci isola da sud, l’Asti-Cuneo è bloccata, i lavori al Colle di Tenda sono fermi, quelli per la variante di Demonte non partono e il colle della Maddalena che collega l’Italia con la Francia è chiuso».

Intanto a Savona oggi è prevista la presenza del Ministro del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Un sopralluogo per verificare quanto accaduto a cui seguirà una conferenza stampa. «Abbiamo già anticipato al capo del dipartimento nazionale di Protezione civile Borrelli che stiamo compilando le schede dei danni – ha detto il Presidente della Regione Toti -. Inoltre come sanità abbiamo messo in atto misure che al momento sono sufficienti. Tra queste l’accordo con il 118 del Piemonte per effettuare interventi importanti, nel caso in cui non si riuscisse ad arrivare all’ospedale San Paolo o al Santa Corona. Abbiamo aumentato il numero di automediche sul posto, ci siamo attivati anche per assicurare i pasti ai degenti».

In tutta la Liguria le persone isolate sono 800, gli sfollati sono 181 secondo quanto riferito dall’assessore alla protezione civile, Giampedrone: «Un discorso particolare riguarda il Comune di Stella, sempre nel savonese, paese natale dell’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini dove le due strade provinciali sono rimaste interrotte da frane e. 3 mila persone sono rimaste isolate per parecchie ore».

Anche nell’imperiese sono numerose le frane e gli smottamenti, con forti danni alle strutture delle spiagge e all’agricoltura. Nel Levante alcuni smottamenti sono avvenuti in Val Fontanabuona e sulla strada che collega Rapallo con Ruta di Camogli, attualmente interrotta. A Sestri Levante il mare ha eroso una parte di costa nella zona di Rena a Riva Trigoso facendo crollare parte del terrapieno che ospita il chiosco estivo e nell’entroterra del Tigullio. A Genova sono 30 gli interventi in corso che riguardano frane, smottamenti e muraglioni pericolanti, ma la città è stata parzialmente risparmiata. Colpiti in parte i quartieri bassi della Valpolcevera, con via Certosa zuppa, i negozi chiusi e le paratie alzate. «I tombini sono a tappo — riassume Maria Grazia Vettori, presidente del Civ Rivarolo — in via Roggerone le cantine sono sott’acqua, poi c’è stata la frana in corso Perrone, a pochi metri dal cantiere dove si sta lavorando alla costruzione del nuovo ponte sul Polcevera». Forti ritardi stanno subendo anche i collegamenti ferroviari in tutta la regione.

 

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