La Giornata dell’Europa in Ucraina
Il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa, nella data che ricorda l’anniversario della storica dichiarazione Schuman, considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione europea (Ue). Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha compiuto il suo quinto viaggio a Kiev dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022, per celebrare la Giornata dell’Europa in quel Paese «dove i valori che ci stanno a cuore vengono difesi ogni giorno», dove ha discusso di questioni di difesa, delle sanzioni verso la Russia e dell’integrazione dell’Ucraina con l’Ue con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy.
La presenza della presidente della Commissione europea a Kiev, il 9 maggio, «è simbolica, ma è anche il segno di una realtà cruciale e molto concreta: l’Ue sta lavorando fianco a fianco dell’Ucraina su molte questioni. Infatti, il viaggio ha messo in luce il sostegno di Bruxelles a Kiev, mentre la Russia continua le proprie operazioni belliche.
Proprio a questo proposito, von der Leyen ha ricordato che l’Ucraina sta combattendo per gli ideali dell’Europa che celebriamo oggi per creare unità e pace durature». Finora L’Ue ha fornito sostegno militare, finanziario e umanitario all’Ucraina per un valore di 67 miliardi di euro, mentre è in preparazione l’undicesimo pacchetto di sanzioni economiche alla Russia.
Nello specifico, la Commissione europea sta elaborando una lista accresciuta di prodotti a cui imporre il divieto di transito, studiando un nuovo strumento per contrastare l’elusione delle sanzioni e proponendo di bandire le cosiddette entità ombra dalla Russia e da paesi terzi che eludono intenzionalmente le sanzioni europee.
Zelenskyy ha ribadito che i rispettivi «sforzi per un’Europa unita, per la sicurezza e la pace, devono essere forti quanto il desiderio della Russia di distruggere la nostra sicurezza, la nostra libertà, la nostra Europa». Egli ha istituito anche in Ucraina la festa dell’Europa al posto del Giorno della Vittoria, che ricorda la vittoria dell’Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale che si tengono in Russia e altri Stati ex-sovietici. L’Ucraina ha anticipato la commemorazione della fine della seconda guerra mondiale in Europa dal 9 all’8 maggio, in linea con molti altri paesi europei, per evitare di celebrare la storica vittoria militare nello stesso giorno della Russia.
Zelenskyj ha esortato ad accelerare le consegne di munizioni all’Ucraina, mentre l’Ue ha già stabilito di accelerare l’esame di una legge a sostegno della produzione di munizioni per aumentare la produzione di munizioni in Europa per un importo di 500 milioni di euro, che dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno. Secondo von der Leyen, tale legge «aiuterà gli Stati membri ad aumentare la produzione e ad accelerare la consegna di munizioni per soddisfare le esigenze dell’Ucraina e degli Stati membri».
Zelenskyy ha nuovamente sottolineato il desiderio dell’Ucraina di aderire all’Ue, riconoscendo che «è giunto il momento di rimuovere l’incertezza politica artificiale nelle relazioni tra Ucraina e Ue». Infatti, egli ha esortato una «decisione positiva sull’apertura dei negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Ue», ad un anno da quando, sulla scia dell’invasione russa, l’Ucraina ha chiesto e ottenuto lo status di candidato all’Ue. Del resto, non si sa quando e se inizieranno tali negoziati di adesione.
Nella stessa giornata è stato celebrato il festival dell’Anno europeo delle competenze, che mira a porre le competenze e la formazione al centro della scena. In tutta Europa si è discusso delle competenze necessarie per le transizioni verde e digitale, nonché su come favorire l’incontro tra le aspirazioni dei cittadini e le occasioni offerte dal mercato del lavoro, attirando talenti e lavorando insieme per acquisire competenze. L’Anno Europeo delle competenze sarà celebrato fino a maggio 2024, con il fine di potenziare gli strumenti esistenti e adottare una serie di nuove proposte per promuovere ulteriormente lo sviluppo delle competenze dei cittadini di tutti gli Stati membri.
In Russia, il Giorno della Vittoria è stato carico di emozioni, poiché il paese piange migliaia di soldati uccisi nella guerra in Ucraina, guerra in corso da quasi 15 mesi e che non mostra segni di fine. Delle 28 parate militari previste, 24 sono state annullate e quelle che si sono fatte sono state in tono minore. Basti pensare che sulla Piazza Rossa ha sfilato un solo carro armato, di epoca sovietica, mentre non si sono viste le consuete lunghe colonne di blindati e dell’aviazione russa. Dei leader occidentali, ovviamente, non vi era traccia, mentre erano presenti i leader di erano presenti i leader di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.
La Russia ha di recente subito vari attacchi di droni, quello più eclatante al Cremlino il 3 maggio, per il quale l’Ucraina nega il coinvolgimento. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha paragonato la guerra in Ucraina, che considera una battaglia contro dei nazionalisti di ispirazione nazista, alla sfida che l’Unione Sovietica affrontò quando Hitler la invase nel 1941. Egli ha osservato, in un discorso dai toni propagandistici, che «contro la Russia è stata scatenata una vera e propria guerra» e che «l’Occidente provoca conflitti sanguinosi», diffonde la sua russofobia e pretende di «dettare le sue regole a tutte le nazioni».
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