La Germania si avvia verso elezioni anticipate
Lunedì il cancelliere Olaf Scholz (Spd, socialdemocratici) ha perso la fiducia nel Bundestag tedesco, come aveva sperato. Aveva chiesto il voto di fiducia e i parlamentari lo hanno ritirato con 394 voti favorevoli, 207 contrari e 116 astensioni. Ciò apre la strada alle elezioni anticipate, che dovrebbero svolgersi il 23 febbraio e potrebbero porre fine a una situazione di stallo.
La cosiddetta coalizione del semaforo avrebbe potuto governare a fine settembre 2025, ma versava già da mesi in una grave crisi. Quando si tratta di politica economica e climatica, le idee continuavano a divergere, soprattutto quando si tratta della questione dell’entità del debito che il Paese può assumersi.
Poco dopo l’espulsione dal governo, all’inizio di novembre, del ministro delle Finanze Christian Lindner (Fdp, liberali), Scholz ha annunciato di voler chiedere la fiducia. Dopo Lindner l’intera Fdp aveva lasciato il governo, così che la Spd e i Verdi non avevano più la maggioranza al Bundestag e non potevano più approvare leggi senza il sostegno dell’opposizione.
Una crisi di governo che si è intensificata in un momento sfortunato, poco prima dell’inizio del secondo mandato di Donald Trump, di un inverno difficile per l’Ucraina provata dalla guerra e data la situazione di tensione in Medio Oriente e l’instabilità economica nel mondo.
Prima del voto di fiducia i politici hanno ingaggiato un acceso dibattito con forti attacchi personali e colpe reciproche. Questo comportamento poco dignitoso, unito alla crisi di governo, probabilmente farà sì che la fiducia di molti cittadini nei partiti di centro continui a diminuire e ripongano le loro speranze nei partiti populisti di destra Afd e sinistra Bsw.
Scholz rimane il candidato cancelliere della Spd e vuole ricandidarsi nonostante gli scarsi risultati dei sondaggi. Secondo i sondaggi attuali, la Cdu (Democratici cristiani) con Friedrich Merz otterrebbe circa il 30%, l’Afd con Alice Weidel il 19%, la Spd il 17% e i Verdi con Robert Habeck il 13% dei voti, l’ancora nuova Bsw con Sahra Wagenknecht tra il 4 e l’8%.
Nella storia della Repubblica Federale Tedesca era la sesta volta che un cancelliere chiedeva il voto di fiducia. Dopo la votazione Scholz ha chiesto al presidente federale Frank-Walter Steinmeier di sciogliere il Bundestag. Ha 21 giorni per pensarci. Si prevede che Steinmeier sia d’accordo e poi fissi la data per le nuove elezioni.
La fase della campagna elettorale sarà relativamente breve. Possiamo solo sperare che nel nuovo anno gli attacchi personali contro i politici da parte di altri partiti diminuiscano e che i programmi e gli obiettivi politici dei partiti diventino di nuovo più importanti. In ogni caso, la situazione politica in Germania difficilmente migliorerà: poiché i partiti sono molto divisi, per formare una nuova coalizione di governo ci vorrà molta capacità di compromesso.
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