La generazione XXI per papa Wojtyla
Roma e i giovani del nuovo Millennio si preparano per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Un libro-notes dell’editrice Città nuova ricorda le frasi più toccanti del pontefice
Quasi un milione i fedeli stimati che giungeranno nella capitale per la beatificazione di Giovanni Paolo II. A poco più di sei anni dalla morte, dunque, Roma si prepara a celebrare uno degli eventi più imponenti degli ultimi anni.
Fervono i preparativi, non solo nelle zone limitrofe a piazza san Pietro, ma anche sulla rete, con un sito interamente dedicato ai pellegrini. Pronto anche il pass speciale che permetterà di viaggiare per la capitale nei giorni clou, che si apriranno con una veglia al circo Massimo alle ore 21 sabato 30 aprile, guidata dal cardinale vicario Agostino Vallini, e seguita − tramite collegamento video − da Benedetto XVI.
Domenica 1 maggio celebrazione della beatificazione alle ore 10 in piazza san Pietro, presieduta da Benedetto XVI e, al termine della cerimonia, l’esposizione delle spoglie del beato per la venerazione nella basilica petrina, davanti l’altare della Confessione. Sempre a piazza san Pietro, messa di ringraziamento lunedì 2 maggio alle ore 10.30 presieduta dal segretario di stato, il cardinale Tarcisio Bertone.
Per i giovani fedeli – la generazione del XXI secolo di Giovanni Paolo II -, sono state allestite due tendopoli nelle zone portuali di Civitavecchia e Fiumicino. Molti saranno infatti i ragazzi che si muoveranno autonomamente, preferendo i materassi a terra e i sacchi a pelo, alle amenities offerte negli alberghi. E a loro, il papa polacco aveva dedicato innumerevoli iniziative, anche se le più importanti − in termini di popolarità −, restano sicuramente le Gmg. Diciannove le edizioni che si sono tenute dal 1985 durante il suo pontificato, con milioni di giovani provenienti da svariate parti del mondo. Occasioni preziose in cui li spronava a volare alto, ricevendo − d’altro canto − un ascolto senza pari dai ragazzi, perché ritenuto un testimone vero del Vangelo vissuto. «Cari giovani, siate testimoni dell’amore di Dio, seminatori di speranza e costruttori di pace», incitava papa Giovanni Paolo II alla Gmg del 1986. «Sappiate parlare al cuore dei vostri coetanei assetati di verità e di felicità… anche se spesso inconsapevole ricerca di Dio» e ancora «tutti siamo chiamati alla santità, e solo i santi possono rinnovare l’umanità».
Questa ed altre frasi pronunciate sempre durante le varie edizioni delle Giornate mondiali, sono state raccolte in un taccuino, uscito in questi giorni per i tipi di Città nuova dal titolo Vi ho cercato. Pensieri di Giovanni Paolo II ai giovani, frase che pronunciò uno degli ultimi giorni della sua vita ai ragazzi radunatisi a pregare per il loro papa sotto il balcone di piazza San Pietro.Chi dei presenti, non si è sentito chiamare da quelle parole? O il motto «sappiate parlare al cuore dei vostri coetanei assetati di verità e di felicità… anche se spesso inconsapevole ricerca di Dio», o ancora quando li ha spronati dicendo «tutti siamo chiamati alla santità, e solo i santi possono rinnovare l’umanità».
E alle parole che hanno accompagnato il pontificato di papa Giovanni Paolo II, in questi anni, una definizione può ritenersi particolarmente cara a chi era stato alla Gmg del 2000: «sentinelle del mattino». Espressione presa in prestito da Isaia e consegnata in quell’estate romana ai giovani. Oggi quell’espressione, modellata sull’avvento di internet come "e-sentinelle" o "sentinelle digitali", è il nuovo servizio messo a punto dal Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali. Una sezione del portale Pope2you sarà dedicato, infatti, alla beatificazione con possibilità di utilizzare Twitter, Facebook, cartoline digitali, streaming e applicazioni per I-Phone e I-Pad, avvalendosi della collaborazione “giovane” di volontari della diocesi romana e di seminaristi per la traduzione in diverse lingue. Giovani e ancora giovani, per il papa che ha spalancato la porta al nuovo Millennio pensando soprattutto a loro: le nuove generazioni.