La freccia azzurra
Il nuovo campione di super-g, Christof Innerhofer, ai Mondiali di Garmisch, in Germania.
Nella vita, nulla accade per caso. Nemmeno in quella di uno sportivo. Christof Innerhofer, neocampione iridato di super-g, avrebbe due o tre esempi da raccontare a riguardo.
Cresciuto a pane e sci, a sedici anni decide di lasciare lo sport per lavorare e viene assunto in un’impresa edile il cui titolare è un amico del suo (ex) allenatore. I due si mettono in testa di fargli cambiare idea, e ci riescono.
Dopo due sole settimane, Innerhofer torna sulle piste per non lasciarle più. La sua crescita è costante e graduale. Animato da un’irrefrenabile voglia di superarsi, Christof arriva a gareggiare in Coppa del mondo dove ottiene si fa conoscere al grande pubblico. Poi, nel 2009, la beffa: quarto nel super-g iridato di Val d’Isère, a cinque soli centesimi dal bronzo. Riparte, e tra risultati alterni conclude la successiva stagione di Coppa del mondo, proprio a Garmisch, con un’ernia inguinale. Si cura con calma, preparandosi al meglio per il Mondiale 2011 dove esordisce nella stessa specialità che due anni prima gli aveva arrecato la più grande delusione in carriera e nella stessa città che lo scorso anno lo aveva visto infortunato.
Risultato? Medaglia d’oro.
Nella vita, nulla accade per caso.