La fraternità al microscopio
Attenzione nei prossimi giorni a quello che vi sta succedendo attorno. Quel tipo ha parcheggiato sulle strisce gialle per i disabili? Il vostro comune ha istituito un servizio a sostegno delle famiglie numerose? E l’ultimo provvedimento del governo riguarda un finanziamento inopportuno alle spese militari? Se queste azioni lavorano a favore della fraternità universale o al contrario remano contro, saranno valutate e “segnalate” all’Onu.
Non siamo davanti a un minaccioso controllo ma siamo entrati dentro il cantiere che i giovani dei Focolari apriranno in occasione del Genfest, l’appuntamento mondiale che li vedrà riuniti a Budapest dal 31 agosto al 2 settembre. Si sono proposti di costruire ponti tra generazioni, fedi, etnie differenti e ora l’idea di un osservatorio internazionale che valuti i progressi dell’umanità nell’incrementare la coesione sociale, la pace, la solidarietà, l’accoglienza è il progetto che da settembre appunto, li vedrà impegnati come “sensori”, cioè segnalatori di queste azioni e politiche positive.
«Abbiamo voluto studiare – spiega Francesco Ricciardi, giovane avvocato tra i promotori del progetto – se e come il principio di fraternità dimenticato dalla storia moderna sia in grado di incidere nelle scelte individuali e collettive. E lo abbiamo fatto coinvolgendo tanti altri giovani in vari continenti».
Nel mondo sono un miliardo e ottocento milioni gli under 30 e sul loro futuro hanno qualcosa da dire. «Vogliamo essere parte di questo popolo che ogni giorno silenziosamente sceglie di accogliere, di perdonare, di vivere accanto agli altri vedendo dei fratelli e non dei nemici e vogliamo che questo impegno venga riconosciuto dalle Nazioni Unite».
United world project è il nome scelto per questo cantiere intercontinentale che si articolerà in tre fasi. Si parte con una raccolta di firme di condivisione del progetto. Chi apporrà il suo nome si impegna quotidianamente a mettere in pratica la regola d’oro che recita: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. La seconda fase prevede l’istituzione dell’osservatorio vero e proprio. Infine si chiederà che la Settimana mondo unito, il laboratorio che i giovani per un mondo unito dei Focolari portano avanti da circa venti anni, sia riconosciuta dall’Onu. Le sottoscrizioni al documento programmatico andranno avanti fino al primo maggio 2013.
L’Africa avrà una parola privilegiata in questo cantiere, perché potrà offrire un progetto di fraternità realizzata che è partito negli anni Sessanta in Cameroun: il senso forte di comunità, i percorsi di riscatto, i modelli di partecipazione sono un patrimonio da condividere con gli altri Paesi. Allora pronti con cellulare, notes, storie: monitoriamo le azioni di fraternità, l’Onu se lo aspetta.