La filosofia di Lorella Cuccarini
Alta, slanciata, magra, senza un filo di trucco. Pantaloni neri, tacchi d’ordinanza, non molto alti, una camicia colorata blu, bianca e oro. Il volto piccolo, due grandi occhi azzurri, una cascata di bionde chiome. Semplice, disponibile, una persona del tutto normale. Prendiamo un cappuccino nel bar del centro Rai di Saxa Rubra con il riverbero rosso, blu e verde che si riflette sul tavolo proveniente dai tanti monitor appesi alla parete e sintonizzati ognuno su un diverso canale del servizio pubblico. È reduce dal grande evento di Nemica Amatissima, due prime serate su Raiuno, dove ha sfoggiato un’incredibile forma fisica nei balletti e una rara intensità vocale nei remix dei suoi grandi successi.
51 anni, sposata da 25 anni, 4 figli. Non ti senti, nel mondo dello spettacolo, un po’ una mosca bianca?
Assolutamente no. Il nostro ambiente è assai vario come tutti i luoghi di lavoro. Esistono tante belle famiglie felici che resistono nel tempo. Certo, nello spettacolo ce ne sono un po’ meno perché ci sono tante interferenze, ma una mosca bianca no. Non siamo così pochi.
Per i tipi di Piemme è uscita la tua autobiografia dal titolo “Ogni giorno il sole”. Un passo importante?
Non c’era l’intento di scrivere un’autobiografia, ma di raccontare un po’ di me. Da tre anni rifiutavo perché non pensavo che la mia storia fosse particolarmente interessante, poi il regista Stefano Genovese mi ha proposto un progetto interessante. Al Caffè delle Arti di Roma abbiamo registrato 35 ore di conversazione con tante persone che non conoscevo, ma che avevano tante curiosità nei mie confronti. Da queste conversazioni è scaturito un racconto molto autentico. Tante persone potranno identificarsi con le persone con cui ho parlato.
Hai 4 figli: Sara, Giovanna e i gemelli Chiara e Giorgio, ma non tutto è cominciato bene…
Ho perso il primo bambino per un aborto spontaneo. In quel momento l’idea di non poter avere figli mi tolse il fiato. Decisi allora, al culmine della carriera, di fermare tutto per un anno contro il volere di manager, addetto stampa, collaboratori. Pure mio marito era contrario. Niente più programmi televisivi. Smisi perfino di allenarmi. Dopo tre mesi, senza nessuna particolare terapia, restai incinta di Sara. I miei figli sono i miei spettacoli più belli e nessuno di loro è stato di impedimento alla mia carriera.
Con tuo marito Silvio il rapporto si è mai incrinato?
Un rapporto di coppia viene messo in crisi ogni giorno. Sono tante le piccole o grandi difficoltà all’interno di una famiglia: dai problemi casalinghi alle tensioni nei rapporti, dalla malattie ai lutti. Ogni occasione avrebbe potuto rappresentare un motivo di distacco, invece le crisi hanno quasi sempre consolidato il rapporto tra me e mio marito. Ognuno di noi trova nell’altro la forza necessaria.
L’intervista integrale sulla rivista Città Nuova di gennaio 2017.