La festa di Diwali
Sabato 18 ottobre le città ed i villaggi di tutta l'India si accendono di una luminaria che riscalda i cuori ed invita alla più importante festa indù.
Sabato 18 ottobre gli indù di tutto il mondo festeggiano la loro festa più importante, il Diwali, chiamata anche Dipavali. E’ la cosiddetta festa delle luci (Dipa significa proprio questo) e le città ed i villaggi di tutta l’India si accendono di una luminaria che riscalda i cuori ed invita ad un’atteggiamento di festa gioiosa e comunitaria.
Il Diwali simboleggia la vittoria del bene sul male., descritta da molte leggende e storie mitiche. La più popolare è quella del ritorno del re Rama di Ayodhya dopo 14 anni di esilio in una foresta. Il popolo della città al ritorno del re accese file (avali) di lampade (dipa) in suo onore, da qui il nome Dipawali o più semplicemente Diwali.
In questo periodo scuole, uffici e luoghi istituzionali restano chiusi per vari giorni. Le porte delle case sono aperte sia per invitare amici e vicini a partecipare della gioia della celebrazione sia per permettere al Dio Lakshmi, che rappresenta la ricchezza ed il benessere, di entrare in qualsiasi momento. Gli uffici vengono tirati a lucido, si chiudono i libri di contabilità e se ne aprono di nuovi, spesso con una speciale cerimonia che sia di buon auspicio per il nuovo anno finanziario.
Le celebrazioni sono accompagnate da fuochi artificiali e da mortaretti che scoppiano per giorni nelle città e nei villaggi rendendo l’atmosfera gioiosa anche se assordante.
Diwali resta un momento di pace e serenità per il quasi miliardo di indù al di là delle vaste problematiche del Paese e delle possibili diverse tendenze che si sono sviluppate in seno alle religioni originatesi dai libri Veda che tutti riconoscono come sacri.