La festa dei popoli
Start up, si comincia. Il Genfest parte dai giardini del Palasport Arena di Budapest come un meeting dei popoli. Manolo Martini, noto conduttore televisivo annoda le danze, gli incontri, le performance improvvisate che si susseguono in tutti gli angoli all'esterno dell’arena.
Alcuni stand raccontano la storia e le tradizioni dei Paesi dell’est e del Centro-Europa: ci si conosce, ci si incontra, si degustano cibi mai visti o tradizionale .
“Essere qui significa allargare la nostra mente sul mondo. Ciascuno arriva con un pensiero, una cultura di cui è geloso. Scambiarci con semplicità le bandiere, le foto, le impressioni non ci estranea da quanto accade fuori, anzi fa entrare dentro di noi un pezzo di mondo, che fino a qualche ora fà era solo un disegno sulla mappa, solo una nozione imparata a scuola. Ora è anche un volto e una storia”, così Patrizia dal Brasile, per la prima volta in Europa e per la prima volta a questo meeting.
Stasera il concerto augurale vedrà la presenza del sindaco di Budapest István Tarlós e del cardinale Péter Erdő. Si esibiranno dieci band da varie nazioni con pezzi inediti. Interessante l’esperienza del complesso burundese: ai componenti è stato rifiutato il visto, ma la cantante ha messo insieme un coro direttamente a Budapest e la canzone sarà eseguita ugualmente.