La festa dei cristiani

L'11 ottobre 1962 si apriva il Concilio Vaticano II. Città Nuova accompagnerà quest'anno di celebrazioni riproponendo gli articoli che hanno seguito i lavori dei 2.500 vescovi riuniti a Roma. Cominciando da un pensiero di Chiara Lubich
Concilio Vaticano II

L'11 ottobre 1962, il sole autunnale di piazza San Pietro aveva un calore inusuale: a quello temperato della stagione si univa quello di migliaia di fedeli e di 2.500 vescovi radunati per l'apertura del Concilio. Stasera su via della Conciliazione saranno migliaia di fiaccole a ricordare quel calore, che cinquant'anni fa accompagnò l'inizio del Concilio Vaticano II, l'evento più universale, partecipato e atteso dalla Chiesa cattolica.

Benedetto XVI ha voluto indire un anno dedicato alla fede, alla sua riscoperta, per celebrare questo speciale anniversario. In questa inaugurazione al suo fianco saranno anche i massimi esponenti delle altre Chiese cristiane, perché il tema interpella tutti e quel Concilio per la prima volta aprì piste di lavoro e di collaborazione anche tra capi di Chiese che fino ad allora si erano guardati in cagnesco. Città Nuova seguirà l'anno della fede e di festeggiamenti del Concilio riproponendo alcuni articoli che in diretta hanno seguito l'appuntamento in tutte le sue fasi.

Oggi cominciamo proponendo il commento di Chiara Lubich, che da laica e da fondatrice di un movimento che dell'unità fra Chiese, religioni e popoli ha fatto il suo specifico percorso, legge quest'appuntamento come una presenza di Maria all'opera nella storia.

«E quando i discepoli erano presenti con Maria discese lo Spirito Santo. "Con Maria" […] nata immacolata, visitata dall'angelo e già "sperimentata" in discese dello Spirito Santo; Madre di Gesù, corredentrice… per mille titoli eletta e supereletta! Gli apostoli lo sapevano e per questo avranno goduto d'averla con loro come la garanzia dell'Eterno. Anche oggi i successori degli apostoli radunati in un nuovo cenacolo la vogliono spiritualmente presente tra loro: "Cum Maria Matre Jesus orantes", dice il documento dei Padri rivolto a tutti gli uomini della terra.

E anche oggi sarà lei a predisporre il terreno e render più facile l'opera dello Spirito Santo per la nuova Pentecoste che il mondo aspetta. Sarà lei soprattutto che farà trovare le vie semplici e piene d'amore per toccare i cuori di molti ed in particolare dei fratelli separati che oggi come sempre ama con predilezione materna».
(Città Nuova n. 21 / 10 novembre 1962)

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