La felicità è di questo mondo
«Non è un po’ piccolo il tuo recinto? Sei felice lì dentro? Non vorresti essere libero?».
Il vitellino Saro sta cercando un quadrifoglio nel recinto della fattoria, quando Libero, un minuscolo uccellino, gli svolazza intorno e lo investe con una raffica di domande: «Non è un po’ piccolo il tuo recinto? Sei felice lì dentro? Non vorresti essere libero?».
Saro lo guada, perplesso, e risponde: «Qui sono al sicuro. Mamma dice che la sicurezza vale più di tutto».
«Più della libertà? Più della felicità?».
Libero lascia lì, nell’aria, la sua domanda e vola via. Il vitellino corre dalla mamma: «Mamma, sei certa che la sicurezza valga più della libertà, più della felicità?».
«Libertà, felicità, chi t’ha insegnato queste parole? Io no di certo! Non so cosa siano e non m’interessa saperlo. Ora che mi ricordo, un giorno sentii il contadino dire che la felicità non è di questo mondo. Non perdere tempo a cercarla, Saro!».
Il vitellino invece non può fare a meno di pensare alle parole dell’uccellino. Con le zampe appoggiate allo steccato del recinto, scruta i monti che sono laggiù in fondo, tanto lontani. Ci sarà qualcosa al di là di quei monti? Ci sarà la felicità, la libertà?
Oggi Saro compie un anno. La mamma gli ha preparato una torta di fieno con una carota come candelina. Il babbo suona Happy birthday con la fisarmonica. Gli altri vitellini gli offrono un mazzolino di quadrifogli, Saro pensa: «Già un anno è passato, e poi? Diventerò grande e forte, come il babbo, metterò al mondo un altro vitellino che cercherà i quadrifogli tra l’erba e poi diventerà grande e forte come me: è questa la felicità? Ma a me tutto questo non basta!».
Dal dire al fare non c’è di mezzo che un salto per il vitellino. Sì, Saro ha fatto il grande salto: il salto della libertà, il salto della felicità. Ha scoperto, al di là dei monti, un mondo nuovo: strade sospese nell’aria, quadrifogli di un altro sapore…
L’uccellino m’ha detto che la mamma e il babbo di Saro han deciso di fare anche loro il grande salto! Sì, la felicità è di questo mondo: per chi la cerca, per chi la vuole.