La fede è una conquista. La fede è un dono
Uno tra i primi compagni di Chiara Lubich nell'avventura dei Focolari, Giorgio Marchetti, è morto questa notte. Intelligenza e generosità le sue note caratteristiche.
Lo ricordano in tanti per il suo strenuo seguire Chiara Lubich sulla via tracciata dal carisma dell'unità accompagnando centinaia di giovani nei primi mesi della cittadella toscana di Loppiano, in mezzo al fango ma nell'entusiasmo più autentico. Oppure in Brasile, dove si incontrò con la dura realtà delle favelas e volle guardarla in faccia. O ancora nel sostenere il Movimento nei periodi di malattia della fondatrice… Sempre in prima linea. Guardando avanti.
Nato a Padova nel 1929, con Gino Bonadimani fu tra i primi ad impegnarsi col nascente Movimento, incontrando spesso e volentieri l'opposizione della Chiesa locale. Ma coi nuovi amici, in gran parte impegnati in Fuci e Azione cattolica, non si arrese perché comunque erano abilitati a… vivere il Vangelo, unica cosa necessaria.
Medico, psicologo e teologo, Giorgio Marchetti venne soprannominato da Chiara Lubich "Fede" perché travagliato a lungo nella sua ricerca. E anche dopo che la trovò, visse tutta la sua vita come una continua battaglia, diremmo un travaglio accompagnato da passione e impegno costante, alla ricerca della verità e per la costruzione dell'opera nascente.