La fede dei figli

«Facciamo fatica a trovare il tempo per pregare coi nostri figli o andare in chiesa tutti insieme. Come offrire loro i fondamenti dell’educazione religiosa?». Silvia - Roma
Famiglia

Conta soprattutto sfruttare le varie circostanze che intessono la vita quotidiana per suscitare nei figli i valori fondamentali. Il rapporto tra i genitori e quello con i nonni può essere testimonianza del rispetto, dell’ascolto, del perdono. La nascita di un fratellino può avviare il dialogo sul dono della vita e l’amore di mamma e papà; le ricorrenze speciali del calendario, come Natale e Pasqua, sono un’occasione per approfondire il messaggio cristiano, annacquato dal consumismo.

Occorre mettersi in cammino come famiglia, aprendosi alla condivisione e alla collaborazione tra le famiglie, nella comunità parrocchiale, ecc. Infatti, il sostegno che si può dare/ricevere reciprocamente e l’amore scambievole vissuto rende viva e credibile la comunicazione dell’esperienza cristiana alle nuove generazioni.

È importante poi cercare di crescere noi stessi nel rapporto personale con Dio. I figli allora, grazie alla loro spiccata sensibilità a recepire ciò che gli viene comunicato con l’esempio, con le emozioni e con i sentimenti, cominciano a cogliere che c’è un Padre che ci ama e ci sta vicino. Pian piano scoprono che esiste una realtà ulteriore a quella tangibile, profondamente autentica. Questa visione «alta e trascendente della vita», come la chiama il papa, orienta il giudizio, il pensiero e gli affetti e pone le fondamenta della formazione che si completerà lungo tutto l’arco della vita.

spaziofamiglia@cittanuova.it

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