La famiglia di famiglie

Ci sono paesaggi, opere d’arte, brani musicali che, se pur noti, sono capaci di regalarci ogni volta emozioni nuove, di meravigliarci ancora e sempre più. Così è per noi la vita di condivisione con le altre famiglie: la conosciamo e la sperimentiamo, eppure ogni volta è un regalo per il cuore e per l’anima

Ci sono paesaggi, opere d’arte, brani musicali che, se pur noti, sono capaci di regalarci ogni volta emozioni nuove, di meravigliarci ancora e sempre più. Così è per noi la vita di condivisione con le altre famiglie: la conosciamo e la sperimentiamo, eppure ogni volta è un regalo per il cuore e per l’anima.

Il paradosso della nostra società, che potremmo definire “iperconnessa”, è che la profondità dei rapporti è inversamente proporzionale alla portata dei canali di comunicazione a disposizione e quindi, anche se perennemente online, si rischia che tutto quello che diciamo (o scriviamo) si fermi ad un livello superficiale.

Occorre trovare un momento in cui la nostra famiglia si trovi fisicamente con altre famiglie, per trovare un senso all’agire quotidiano. Condivisione e comunione sono le parole chiave della “famiglia di famiglie”.

Da qualche anno abbiamo la fortuna di accompagnare nei loro primi anni di matrimonio alcune coppie con l’intento di offrire strumenti, che col tempo andranno affinati, e strategie per imparare ad amarsi sempre meglio. Sono giovani, alcuni con lavoro precario, una casa che non si trova, un figlio desiderato che non arriva e uno che non è quello che ci si aspettava perché ha un cromosoma in più, sono genitori da aiutare, o un equilibrio da trovare tra la carriera e l’ideale di famiglia da custodire… Come in ogni famiglia si dà e si riceve: anche noi riceviamo molto da queste coppie, capaci di abitare il presente con speranza. La meraviglia soprattutto è per la vita che generano intorno a loro, vita che vediamo fiorire dal loro volersi bene, un vero balsamo.

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