La famiglia è il futuro
Un titolo azzardato? Forse, o forse no. Nel 1999, in Svizzera, parlando ad un congresso internazionale, Chiara Lubich usò proprio questo slogan, quasi una profezia che forse ora sta mettendo radici. Da qualche anno, infatti, molte associazioni di famiglie, prima a bassa voce a livello regionale, poi con crescente visibilità a livello nazionale, hanno dato vita al Forum delle Associazioni Familiari.
Composto attualmente da oltre 400 membri, vuole portare la voce della famiglia nelle istituzioni, a tutti i livelli. Tra i fondatori non poteva mancare Famiglie Nuove, presente oggi nelle strutture centrali e periferiche del Forum con una sessantina fra presidenti, consiglieri, animatori dei contatti con la pubblica amministrazione ed esperti in vari campi.
È un esempio concreto di cittadinanza attiva. Sono “famiglie per le famiglie”, fra le quali è nata spontaneamente una rete di collegamento e condivisione, che permette a tanti di non sentirsi disarmati o scoraggiati di fronte a sfide e interrogativi dei nostri tempi. I risultati non sono mancati, soprattutto nel territorio: riqualificazione di quartieri, promozione della solidarietà sociale, nuove leggi regionali. A livello nazionale il Forum ha iniziato a far sentire la sua voce con il governo nel campo della fiscalità e della riforma della scuola.
Partendo dal protocollo con la città di Parma, il Forum è divenuto capofila del network di politiche familiari sia nazionale (oltre 100 comuni, tra cui Roma, Bari, Cuneo, Varese) che europeo (Francia, Germania, Svezia, Bulgaria, Romania). Ed è presente – con un rappresentante che ne assume la vicepresidenza – nella Fafce, l’organismo delle associazioni familiari a livello europeo, con riflessi anche in campo intercontinentale.
Questa esperienza, consolidatasi in pochi anni, dimostra che la famiglia non è un ente cristallizzato, né una gabbia, ma può essere un’opportunità per tutti, un motore di cambiamento positivo con un volto proprio, un’architettura complessa in continuo divenire, fatta di storie individuali e collettive. Con i suoi valori e tradizioni è costantemente proiettata verso l’avvenire.
La famiglia da sola, ma molto di più se associata, può contribuire insomma a dare un’anima a istituzioni e strutture che chiedono di essere rivitalizzate, rispondendo oggi, con la sua azione concreta, alle derive della società. Se la famiglia è dunque garanzia di futuro, anche per lei vale l’espressione del poeta: «Possono tagliare tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera» (Pablo Neruda).
NEWS
Maternità senza confini
Il sostegno a distanza, un atto di solidarietà che promuove la vita anche in situazioni di grave disagio, quali possono essere le guerre, la povertà, la malattia, le carestie. La riflessione al centro del convegno “Maternità senza confini”, promosso dal Centro Italiano Femminile, che da diverso tempo porta avanti l’esperienza del sostegno a distanza con AFN. L’incontro si è svolto il 16 dicembre nella sala “Figlia di Iorio” della Provincia di Pescara. Tra i numerosi ospiti intervenuti, anche la testimonianza della piccola Rebeka Posa, sostenuta a distanza e giunta dalla Serbia, e di Gabriella Hegedus, referente del progetto di AFN. “Si è voluto dar corpo a un sogno: – ha detto la dott.ssa Cinzia Rossi, (Commissione Pari Opportunità Comune di Pescara) – far conoscere personalmente gli autori di questa grande gara di aiuto reciproco con lo scopo di favorire le “buone prassi”. Soprattutto dimostrare che in un momento di crisi globale la cooperazione con i Paesi esteri, in difficoltà maggiori, è un esempio di civiltà, carità , amore e contribuisce a costruire un rapporto di fratellanza tra popoli diversi.”
Let’s bridge
AFN sostiene l’evento del Genfest, al quale sono attesi oltre 12 mila giovani, tra cui anche alcuni provenienti dai progetti AFN di varie parti del mondo.
Un incontro di migliaia di giovani di Paesi, etnie, culture e religioni diverse, tutti mossi dallo stesso ideale: vivere ogni giorno e in ogni situazione per la fraternità universale.
L’appuntamento si terrà dal 31 agosto al 2 settembre 2012 a Budapest, 3 giorni di condivisione di progetti ed esperienze di vita quotidiana: un laboratorio per costruire un mondo più unito e solidale, dal titolo “Let’s bridge. Cambiare sé stessi per cambiare il mondo e costruire ponti di fraternità e di unità.”
Grazie!
I due gemellini Raphaël e Dominique qualche mese fa sono arrivati al nostro “Centro contro il mal nutrimento” di Man, in Costa d’Avorio. I due neonati, rimasti orfani, erano destinati a morire, ma grazie ad una donazione arrivata inaspettatamente da alcuni sostenitori italiani, si è potuto comperare il latte necessario per due mesi. La nonna, incoraggiata da questo gesto gratuito e inatteso, continuerà a prendersi cura dei suoi nipotini e ringrazia quanti “ci aiutano ad aiutarli!”