La famiglia e i valori
In 20 mila danzavamo accompagnati dai mariachi, i caratteristici suonatori di chitarra messicani, sotto lo sguardo sorridente del legato pontificio, il card. Tarcisio Bertone. La fiesta era cominciata da poco più di un’ora e diversi artisti messicani e stranieri si sono alternati sul palco per festeggiare la conclusione del sesto incontro mondiale della famiglia nella caseta della Madonna di Guadalupe, la nostra Morenita. Dei giorni particolarmente freddi e grigi, dal 14 al 18 gennaio, hanno contraddistinto il raduno a Città del Messico per riflettere su: La famiglia, formatrice ai valori umani e cristiani.
Dapprima si è svolto un Convegno teologico-pastorale, dieci mila gli iscritti provenienti da 78 nazioni, con decine di tavole rotonde, interventi di singoli e relazioni di gruppo, che hanno scandagliato le più intricate questioni riguardanti la famiglia oggi. È stata ribadita l’idea che la famiglia costituisce l’identità della persona e della società, poiché è l’istituzione più importante per promuovere i valori e sviluppare le virtù che danno forma alla civiltà. Hanno sorpreso le parole del presidente della Repubblica messicana, Felipe Calderòn Hinojosa.Nel suo discorso, pieno di emozione e di riconoscimento del ruolo delle istituzioni cattoliche, ha lodato anche il contributo ricevuto per la sua formazione e quella dei figli. Il suo intervento è stato qualcosa di inedito nel panorama del laico governo messicano. In una affollata conferenza stampa il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio della famiglia, ha apprezzato la lungimiranza del presidente del Messico, ed ha evidenziato i tesori contenuti nella famiglia e nell’amore coniugale. Nel suo intervento il porporato aveva detto che in questa situazione difficile diventa importante riflettere sulle modalità per rigenerare nella famiglia ciò che gli appartiene come dato naturale e incontrovertibile, la capacità di trasmettere dentro e fuori dalla porta di casa i valori che contano. Padre Raniero Cantalamessa e il card. Marc Ouellet hanno fatto un esplicito riferimento al modello trinitario della famiglia che si svela nella vita dell’amore scambievole tra i coniugi che genera e fa crescere la vita. Ha colpito un’ampia carrellata di testimonianze di istituzioni che sostengono la famiglia: parrocchia, associazioni e movimenti. Per i Focolari è intervenuta Marylin Barrio che ha presentato l’esperienza di Chiara Lubich e del movimento Famiglie nuove nell’educazione dei figli alla fede. Impossibile non affrontate alcune tematiche scottanti e di attualità: Famiglia e sessualità, Famiglia e mass media, La famiglia di chi è immigrato, La famiglia e le virtù sociali e Le politiche legislative per la famiglia. Infine, i temi della formazione e dell’educazione.
È stato giustamente sottolineato come la famiglia porta in sé la vocazione alla formazione, ma si debbono mettere in conto anche gli aspetti psicologici, spirituali, morali, sociali ed economici. La basilica di Guadalupe si è poi colorata a festa trasformandosi in un grande palcoscenico all’aperto. Tra gli artisti presenti, il Gen Rosso con la canzone Mi alma canta. Emmanuel ed Alexander, due cantautori messicani, hanno interpretato il tradizionale ritmo de La Guadalupana in chiave pop, con un finale assieme a Pedro Fernández e ai mariachi, che hanno interpretato Amor de madre e il classico Cielito lindo. Alle prime note di questa canzone popolare tutto il pubblico si è alzato in piedi ed ha cominciato a ballare. Alla Morenita non poteva mancare la recita del rosario, allorché altre famiglie hanno arricchito l’incontro con le loro testimonianze. In particolare hanno colpito quelle della famiglia di Bepi e Anna Toffano che dall’Italia, con i loro cinque figli (tre biologici e due adottati), da venti anni vivono in missione in Olanda. La famiglia di Francis e Josephine Xavier del Pakistan ha parlato della vita cristiana a stretto contatto con le idee islamiche, una sfida che li stimola continuamente ad una coerente testimonianza della propria fede. Modesta e Tennis Simango del Malati, con i loro tre figli, hanno portato la voce dell’Africa testimoniando i frutti della Parola evangelica vissuta in famiglia e nella comunità.
Un improvviso e violento scroscio di pioggia ha bruscamente interrotto il proseguimento dell’incontro, ma non ha impedito il lancio di mille stelle di fuochi d’artificio che concludono ogni festa religiosa in Messico. La messa conclusiva: 25 mila persone hanno salutato con un lungo applauso Benedetto XVI che, via satellite, ha voluto partecipare dal Vaticano a tutta la celebrazione. Dallo schermo gigante si scorgeva il bel sorriso sereno del papa davanti al quale migliaia di coppie hanno rinnovato le promesse matrimoniali. Prendendo la parola, il papa ha voluto incoraggiare le famiglie cristiane, colme di valori umani ed evangelici, a progredire nella strada della santità, il migliore servizio che si può rendere alla società. Ha annunciato che il prossimo appuntamento, per il settimo incontro mondiale delle famiglie, è per il 2012 a Milano.