La cura degli animali? È detraibile

Quali sono le spese veterinarie che possiamo detrarre dall'Irpef e quali animali riguardano? La guida del nostro fiscalista
Un cane alla manifestazione a favore degli animali in Francia

Oggi gli animali da compagnia sono sempre più presenti nelle nostre famiglie. Da una recente statistica risulta addirittura che il 43 per cento degli italiani è in possesso di un cane, un gatto o un uccellino. Però forse non tutti sanno che le spese veterinarie sostenute per animali domestici, di affezione o per la pratica sportiva, rientrano tra gli oneri detraibili dalla dichiarazione dei redditi con modello 730 e Unico.

Per fruire della detrazione pari al 19 per cento il contribuente dovrà però considerare la franchigia, che è pari a 129,11 euro, ed il tetto massimo di spesa detraibile, pari a 387,34 euro.

Vediamo quindi nel dettaglio di cosa si tratta e soprattutto come funzionano le spese veterinarie, quali sono i requisiti e i documenti che servono per attestare la spesa medica dei nostri amici a 4 zampe e non; e infine, come indicare le suddette spese nella dichiarazione dei redditi tramite 730 sia semplificato che ordinario e sul modello Unico, tenendo conto della novità recentemente introdotte.

La detrazione del 19 per cento

L’Agenzia delle Entrate, in una nota, comunica che è possibile detrarre dall’Irpef il 19 per cento delle spese veterinarie sostenute nell’anno fino a un importo massimo di 387,34 euro e solamente per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Inoltre è stato precisato che il limite di detraibilità è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.

La ricetta del veterinario

Per poter detrarre le spese veterinarie dal modello 730 o dal modello Unico non è necessarioconservare la ricetta. In particolare, come ha chiarito la risoluzione 24/E, non è necessario conservare la prescrizione medica ai fini della detrazione, essendo sufficiente lo scontrino “parlante” – cioè quel particolare scontrino emesso dalla farmacia veterinaria con l’indicazione del codice fiscale del soggetto che acquista il prodotto veterinario e il tipo e la quantità di farmaci acquistati.

Cosa è possibile detrarre

La possibilità di portare in detrazione le spese veterinarie riguarda quelle sostenute per animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, mentre non sono assolutamente detraibili le spese per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare, di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole, o utilizzati per attività illecite.
Anche altre voci di spesa non possono usufruire della detrazione del 19 per cento: in particolare sono escluse le spese per mangimi speciali e per antiparassitari, in quanto non sono classificati come farmaci veterinari da parte del Ministero della Salute.

Come dimostrare il regolare possesso dell’animale

Molto importante in caso di verifica è la prova del possesso dell’animale, che può essere esibita in modi diversi: ad esempio il rilascio del cosiddetto pet-passport per gatti e furetti, con il certificato di adozione, o ancora fatture di acquisto dell’animale; oppure è sufficiente anche un’apposita identificazione/registrazione volontaria da parte del contribuente che s’impegna nella detenzione giuridica dell’animale da compagnia, mediante la sottoscrizione di un’apposita dichiarazione del proprietario.

Le sanzioni

Nel caso in cui la detenzione legale dell’animale venisse meno, poiché non ci sono prove documentali specifiche, il contribuente che dichiara la spesa veterinaria senza averne titolo può rischiare una sanzione per indebita detrazione, oppure una sanzione per mancata regolarizzazione del possesso dell’animale,per i casi obbligatori per legge.

I documenti da conservare

Per essere considerate ammissibili, le spese veterinarie devono essere dimostrate da un’apposita documentazione fiscale:

  • fatture del medico veterinario;

  • scontrini parlanti della farmacia.

In queste spese rientrano anche gli esami di laboratorio eseguiti presso strutture veterinarie; mentre, come anticipato, sono esclusi i farmaci senza prescrizione medica veterinaria, mangimi ed antiparassitari.

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