La Croazia guida l’Unione europea

Dal 1° gennaio 2020 il Paese balcanico assume la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, tra la Brexit alle porte, il bilancio 2021-2027 da negoziare e la crisi demografica in Europa.
Andrej Plenkovic, primo ministro della repubblica di Croazia, ricevuto a Palazzo Chigi da Giuseppe Conte

Per la prima volta nella sua storia, la Croazia assume la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, dal 1° gennaio 2020 e per i successivi sei mesi. Lo slogan della presidenza croata è: «Un’Europa forte in un mondo pieno di sfide». L’attenzione si concentrerà su un’Europa che si sviluppa, un’Europa che si connette, un’Europa che protegge e un’Europa che è influente.

La Croazia intende porre le questioni demografiche al centro della sua agenda durante la propria Presidenza di turno dell’UE. Il piccolo paese balcanico è anche riuscito ad ottenere per il proprio commissario europeo, Dubravka Suica, un portafoglio che si occupa di democrazia e demografia.

Il premier croato, Andrej Plenkovic, un politico di centro-destra filo-europeo, ritiene che il calo demografico ponga un rischio «esistenziale» per l’Europa, a causa dei bassi tassi di natalità dell’UE e dell’emigrazione da alcuni Stati membri, soprattutto quelli dell’Europa dell’Est, e dalle aree rurali verso le aree più sviluppate. Egli ricorda che, secondo dati di Eurostat, la popolazione è diminuita in 10 dei 28 Stati membri dell’UE nel 2018, tra i quali Croazia, Lettonia, Bulgaria e Romania. Pertanto, è necessario un intervento a livello europeo che sviluppi un mix di politiche demografiche comprendenti sostegno alla genitorialità, tassazione, cura dell’infanzia, ecc.

Inoltre, alla Croazia toccherà gestire la delicata fase della definizione del bilancio pluriennale dell’UE 2021-2027, che non si prevede facile da negoziare, soprattutto nell’interlocuzione con i Paesi dell’Est Europa contrari alla proposta di riduzione dei fondi assegnati alla politica di coesione. La Presidenza di turno della Croazia si troverà anche ad affrontare la Brexit, prevista il 31 gennaio 2020, e, quindi, dovrà coordinare l’avvio dei negoziati sulle future relazioni con il Regno Unito.

Il 7 gennaio Plenković si recherà a Parigi per consultazioni con il presidente francese Emmanuel Macron, il 9 gennaio il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel arriverà a Zagabria e il 10 gennaio la Commissione europea si riunirà a Zagabria. Il 14 gennaio Plenković presenterà il programma della Presidenza croata al Parlamento europeo, mentre il 16 gennaio terrà consultazioni con il cancelliere tedesco Angela Merkel a Berlino.

La Finlandia, un paese all’avanguardia nel benessere dei suoi cittadini e nelle nuove tecnologie, che ha chiuso la propria Presidenza di turno del Consiglio dell’UE il 31 dicembre 2019, ha offerto ai cittadini europei un lascito speciale; nello specifico, come dichiarato da Eeva Laavakari, portavoce della Presidenza di turno finlandese, «la nozione che l’intelligenza artificiale è per tutti». Infatti, la Finlandia offrirà a tutti i cittadini dell’UE un corso online gratuito sull’intelligenza artificiale, in tutte le lingue dell’UE, che mira a coinvolgere l’1% dei cittadini europei, cioè 5 milioni di persone, entro la fine del 2021.

 

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