La crisi e Pinocchio
Per chi volesse spiegare ai propri figli la crisi attuale, e non avesse tempo o voglia di studiare i complicati meccanismi finanziari, esiste una strada semplice ed efficace: leggere insieme a loro il capitolo XIV del Pinocchio di Collodi: Erano giunti più che a mezza strada, quando la Volpe, fermandosi di punto in bianco, disse al burattino: Vuoi raddoppiare le tue monete d’oro?. Cioè?. Vuoi tu, di cinque miserabili zecchini, farne cento, mille, duemila?. Magari! E la maniera?. La maniera è facilissima. Invece di tornartene a casa tua, dovresti venire con noi. E dove mi volete condurre?. Nel paese dei Barbagianni. Pinocchio non crede dapprima a questa promessa e vuole tornare a casa, ma il Gatto e la Volpe insistono e lo convincono a seguirlo dicendogli: I tuoi cinque zecchini, dall’oggi al domani sarebbero diventati duemila. Ma com’è mai possibile che diventino tanti?, domandò Pinocchio. E loro risposero: Bisogna sapere che nel paese dei Barbagianni c’è un campo benedetto, chiamato da tutti il Campo dei miracoli. Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro per esempio uno zecchino d’oro. Poi ricopri la buca con un po’ di terra: l’annaffi con due secchie d’acqua di fontana, ci getti sopra una presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto. (…) E che cosa trovi? Trovi un bell’albero carico di tanti zecchini d’oro, quanti chicchi di grano può avere una bella spiga nel mese di giugno. La spiegazione di questa originale operazione è presto spiegata dal Gatto: Non lavoriamo per il vile interesse: noi lavoriamo unicamente per arricchire gli altri. Molti protagonisti della crisi si sono comportati come nuovi Gatto e Volpe, e tante famiglie, banche centrali e politici come novelli Pinocchio che hanno creduto alle loro promesse, che non hanno ascoltato il saggio Grillo parlante: Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni! Dai retta a me, ritorna indietro. In questa storia non ci sono titoli derivati o strutturati, non ci sono i brooker di Wall Street né i subprime (vedi l’articolo di Ferrucci a pag. 22), ma gli elementi base e la logica di quanto abbiamo vissuto è tutta racchiusa in questo bel capitolo di Pinocchio: i miracoli nel campo finanziario non esistono, e la ricchezza che porta sviluppo e vita buona è quella che nasce dal lavoro umano.