La corsa agli Oscar
Il duello tra Netflix e le grandi Major, già duro ai Golden Globe, sarà ancora più deciso la sera del 9 febbraio quando, ancora una volta senza presentatori, si annunceranno i vincitori degli Oscar dell’edizione numero 92.
Il duello, di fatto, si va restringendo fra pochi personaggi. Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix già premiato a Venezia, fa la parte del leone, con undici candidature.
Ma ben dieci nomination sono quelle offerte dal trio Scorsese-Tarantino-Mendes rispettivamente con The Irishman, C’era una volta a..Hollywood e 1917 (in uscita il 23).
Attenzione, però, perché in gara c’è anche, sia per miglior film come per miglior regia ed altre tre nomination, il sudcoreano Bong Johon-ho con Parasite, già Palma d’oro a Cannes 2019. Seguito da Dolor y gloria di Almodovar in lizza per il miglior film internazionale – il protagonista Antonio Banderas è entrato nella cinquina del miglior attore – in concorrenza con Les Misérables di Ladj Ly, Storia di un matrimonio di Noah Baumbach e I due papi di Fernado Meirelles (tutte edizioni Netflix).
Quanto alla panoramica sul miglior attore-attrice la lotta sarà dura. Escluso Robert De Niro (purtroppo) se la vedranno Brad Pitt, Leo DiCaprio, Adam Driver, Banderas, Anthony Hopkins, Al Pacino e Joe Pesci, cioè i grandi e i grandissimi.
Accadrà lo stesso per le star: Scarlett Johansson domina con una doppietta (Storia di un matrimonio e Joio rabbit di Taika Waititi) inseguita da Renée Zellweger con Judy, Charlize Theron con Bombshell, Laura Dern (Storia di un matrimonio) e Kathy Bates nell’ultimo film di Eastwood Richard Jewell (in sala da giovedì).
Le donne abbondano fra le registe di documentari, di cui è già famoso For Sama di Waad al-Kateabad su una donna siriana. Insomma, di materiale ce n’è.
Accontenteranno un po’ tutti, prevedibilmente, ma il duello tra i grossi nomi sarà all’arma bianca in una edizione che si annuncia ricca di film davvero interessanti. Intanto, si corre.