Quando la consapevolezza ci arricchisce
Nel corso della storia umana la capacità di prestare attenzione alle cose importanti e ignorarne altre è stata una fondamentale abilità di sopravvivenza.
La nostra attenzione può essere uno strumento importante per concentrarci su un aspetto dell’ambiente che abbiamo intorno, su determinati pensieri e su decisioni importanti.
Tuttavia mantenere la concentrazione su ciò che stiamo facendo è una continua sfida per tutti, indipendentemente dall’età, e per questo motivo si sono sempre cercate strategie, trucchi e farmaci per rafforzarla e ottimizzarla.
L’attenzione ha molteplici funzioni, che vanno dal favorire l’apprendimento di nuove nozioni, a portare avanti un lavoro e a costruire relazioni soddisfacenti; e quindi, naturalmente, nel momento in cui viene compromessa il raggiungimento di qualsiasi obiettivo diventa molto più impegnativo.
Alcuni individui possono sembrare di avere spontaneamente un maggiore controllo sulla loro concentrazione; tuttavia la capacità della maggior parte delle persone di prestare attenzione varia a seconda della situazione, del numero di distrazioni che si devono affrontare e se si sta impiegando l’aiuto di sostanze stimolanti. Altri individui, in particolare quelli con disturbi dell’attenzione o altri problemi di salute mentale, possono avere difficoltà a prestare attenzione anche quando ne hanno più bisogno.
Molti ricercatori che hanno preso come oggetto di studio l’attenzione sostengono che essa sia una sorta di muscolo che può essere rafforzato con la pratica ,e hanno ipotizzato che determinate strategie o tecniche possano essere particolarmente utili ed efficaci per costruire capacità a lungo termine.
Una strategia che si è fatta strada in questi ultimi anni e che ha avuto molto successo è quella della consapevolezza, che punta ad allenare il nostro cervello nel dirigere l’attenzione su specifici stimoli.
Quando la mente tende a vagare, l’addestramento alla consapevolezza può essere di grande aiuto per tutti coloro che mirano a rimanere più calmi e concentrati.
Con una consapevolezza più forte, molte persone hanno riportato una maggiore facilità ad accettare di convivere con pensieri negativi, a sviluppare una consapevolezza personale più solida e a riuscire a sostenere l’attenzione.
Non c’è dubbio quindi che la nostra attenzione e la nostra consapevolezza abbiano un impatto molto forte sulla nostra esperienza e sull’umore.
In generale i momenti che attirano naturalmente di più la nostra attenzione sono i momenti difficili, dolorosi o frustranti. E questo in realtà ha senso, perché dobbiamo notare quando siamo feriti o sofferenti in modo tale da poter affrontare le cose che siamo in grado di affrontare e prenderci cura di noi stessi e di ciò che per noi conta maggiormente.
Tuttavia, questa risposta naturale di prestare attenzione ai problemi può anche trasformarsi in un amplificatore dell’angoscia ed è controproducente.
Nel tragitto giornaliero che facciamo ad esempio per andare in ufficio può capitare di ritrovarsi incastrati nel traffico. Se nel traffico la nostra concentrazione è tutta focalizzata sulla rabbia che aumenta davanti al blocco di macchine non arriviamo in ufficio più velocemente, ma portiamo solamente noi stessi ad essere meno connessi con la pienezza della nostra esperienza e ad essere ancora più esauriti.
Questo non significa che dovremmo ignorare le cose frustranti. Al contrario, possiamo ampliare la nostra consapevolezza in modo che includa anche gli aspetti meno frustranti, o addirittura piacevoli e significativi della nostra esperienza. Possiamo fare in modo di notare quando qualcuno è gentile o quando alcuni aspetti del nostro ambiente fisico sono piacevoli. Esercitarsi durante qualcosa di così routinario come un tragitto giornaliero può aiutarci a costruire l’abilità per applicarlo in situazioni più complesse e dinamiche in altre parti della nostra vita.
Dunque ampliare in modo intenzionale la propria attenzione oltre le difficoltà che si presentano è una pratica non solo possibile ma anche portatrice di grande giovamento per il proprio umore. Ma non solo, questa modalità ci permette anche di creare una realtà più completa, fatta di stimoli diversi che vanno ad arricchire la nostra esperienza.
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