La “Cidade nova” portoghese
Ègià da 17 anni che Cidade Nova viene pubblicata in Portogallo nella sua configurazione attuale. Anche prima, per un breve periodo, si era tentata l’avventura, ma senza una veste veramente portoghese, essendo composta solo da articoli di spiritualità tradotti dall’italiano. Da 17 anni, quindi, cerchiamo di redigere una rivista dove gli articoli di spiritualità abbiano il loro posto, ma assieme anche ad articoli su tematiche più varie, tutto però ispirati – è nostro primo desiderio – dalla cultura dell’unità. Ci applichiamo, inoltre, per trovare il giusto equilibrio fra articoli tradotti da altre edizioni – una vera ricchezza di cui possiamo usufruire -, e altri scritti dai nostri collaboratori portoghesi. Vogliamo, infatti, essere contemporaneamente immersi nelle realtà universali e locali. La redazione è composta da tre professionisti – un giornalista (Abílio Fernandes), un grafico (Cesar Freitas) e un responsabile degli abbonamenti (Luís Mendes) – senza dimenticare i collaboratori volontari (alcuni pensionati collaborano in effetti con regolarità alla produzione della rivista). Un decisivo passo in avanti lo abbiamo fatto quando Cidade Nova, dapprima bimestrale, è diventata mensile, all’inizio del 2006. Non è sempre facile mantenere ogni anno il numero degli abbonati stabili (sono 4 mila) per assicurare la sopravvivenza economica della nostra piccola rivista. Purtroppo, le abitudini di lettura dei portoghesi sono scarse e i new media rubano lettori alla stampa. Ma finora ce l’abbiamo fatta, grazie all’impegno della nostra grande famiglia di promotori sparsi in tutto il Portogallo. Cerchiamo in effetti di essere molto vicini a questi promotori, grazie ad un meeting annuale, a livello nazionale, ed altri incontri locali. In questi appuntamenti la redazione cerca di mostrare ai presenti che cosa ci sia dietro il proprio lavoro, la comunione di idee e sensibilità da cui nasce il contenuto della rivista. I promotori, poi, si scambiano le loro esperienze di diffusione, aiutandosi a vicenda in questo impegno. La rivista, tra l’altro, arriva anche a numerosi emigranti portoghesi sparsi nel mondo, oltre che ai Paesi africani di lingua portoghese. Non è semplice descrivere il posto che essa possiede nel panorama della stampa periodica portoghese. Nella sua modestia, la rivista è apprezzata per il contenuto vitale che cerca di trasmettere, e anche per la sua grafica. Un professore, già presidente della Commissione ecclesiale nazionale giustizia e pace, ci ha detto: Cidade Nova riesce ad essere contemporaneamente molto ortodossa e molto aperta. Questo commento ci ha inorgogliti, perché cerchiamo veramente di dialogare con tutti senza mai nascondere la nostra identità e i nostri valori.