La casa luogo di preghiera

Ma come fare? La testimonianza di Eugenio e Chiara che hanno trasformato tutti gli ambienti del loro appartamento in posti per la liturgia, dal libro di Aurelio Molè Famiglie vive di Città Nuova
Famiglie vive

Sette aspetti della preghiera, sette aspetti liturgici che si possono vivere in famiglia. Una pratica che una coppia, quella formata da Eugenio e Chiara, ha sperimentato e che rivoluziona anche il modo di vivere la propria abitazione: "in ogni stanza – ci dicono – e in ogni azione compiuta da ciascun membro della famiglia può esserci la presenza di Dio". Ed è Aurelio Molè che ci racconta la loro esperienza nel libro Famiglie vive di Città Nuova al secondo appuntamento con la rubrica. 

«Ognuno avrà i suoi metodi e le sue ricette: Eugenio e Chiara hanno sperimentato un itinerario di preghiera in famiglia che può essere di ispirazione e fonte di imitazione, adattandolo ognuno alle sue esigenze e necessità. Del resto, tanti episodi fondamentali della vita di Gesù e Maria – l’annunciazione, la nascita di Gesù, il miracolo di Cana – avvengono in situazioni di vita ordinaria e in casa di una famiglia povera e sconosciuta che viveva alla periferia dell’Impero romano. Ma si sa, l’infinitamente piccolo e limitato non ha mai spaventato il nostro Creatore, anzi, l’Incarnazione di Dio avviene in una famiglia che diviene modello universale dell’umanità.

«La casa – dicono Eugenio e Chiara – è il luogo dove in famiglia si vivono molti momenti di condivisione di gioie e di dolori. E anche la storia ci racconta quanto era importante la casa nelle varie tappe della vita di una persona. In casa si nasceva, si moriva, si celebravano i matrimoni e si trasmetteva la fede». 
Se oggi dovessimo chiedere ai nostri bambini dove si vive la fede, verrebbe in mente la parrocchia, il catechismo, l’oratorio, molto difficilmente la casa «perché – continuano Eugenio e Chiara – spesso manca la consapevolezza che proprio nelle nostre dimore abita Dio e i gesti quotidiani acquistano valore e importanza nella misura in cui sono segno di un amore che fonda le sue radici in Dio».

«Ma cominciamo dal principio. Tutto ebbe inizio nel 2004 quando Eugenio e Chiara, impegnati nell’Azione cattolica italiana, partecipano ad un convegno della Cei sul tema “La casa cantiere di santità”. Lì nasce l’idea di elaborare un sussidio con brevi liturgie e momenti di preghiera pensati per viverli in famiglia.
Eugenio e Chiara non sono certo i primi ad elaborare un percorso di preghiera in famiglia in cui sono valorizzati tutti i componenti ed anche i bambini sono coinvolti come soggetti attivi e non come elementi molesti da sopportare pazientemente. «L’originalità consiste – ci spiegano – nell’aver voluto valorizzare più o meno tutte le stanze della casa come luogo di preghiera. Si può pregare, infatti, intorno alla televisione, in bagno, nello sgabuzzino delle scope, oltre che, naturalmente, seduti al tavolo o davanti un’immagine sacra".

«È valorizzato così ogni aspetto della vita umana perché tutti sono importanti e valorizzati. Non si può, infatti, dividere l’amore che circola in famiglia e ogni momento vissuto insieme è importante, sacro, unico e indiviso. Ogni istante può essere occasione di essere in relazione con Dio e con gli altri.
Questo perché «in ogni stanza – chiosano Eugenio e Chiara – e in ogni azione compiuta da ciascun membro della famiglia può esserci la presenza di Dio. La storia di ogni famiglia è storia sacra, certamente non in quanto perfetta, ma in quanto storia abitata da Dio, dall’amore, e questa consapevolezza fa si che la vita di ogni famiglia possa diventare liturgia».

Liturgia familiare suddivisa in sette momenti che illustrano i diversi aspetti della via della santità domestica nati ispirandosi alla relazione di Jesùs Castellano Cervera pubblicata negli atti delle settimane di studio di spiritualità coniugale e familiare sul tema “la casa cantiere di santità” a cui la famiglia Guggi partecipò.

I titoli dei sette momenti di liturgia e i relativi luoghi sono:
Comunione dei beni spirituali e materiali. In cucina durante il pasto.
Custodia dell’ordine e dell’armonia. Nel ripostiglio o dove si tiene ciò che serve per pulire la casa.
Amore per la vita nella corporeità: salute e malattia. In bagno.
Pregare e celebrare insieme. Davanti ad un’immagine sacra.
Un casa aperta: testimonianza e apostolato. All’ingresso.
Il mondo nella casa e la casa nel mondo. Accanto alla televisione.
Crescere nella sapienza reciproca. In salotto».

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