La beatificazione di Pio XII

L'opinione di Piero Coda, preside dell'Istituto universitario Sophia e presidente dei teologi italiani, sulla recente firma del decreto di Benedetto XVI che riconosce le virtù eroiche di papa Pacelli
pio xii

Pur non entrando nel merito della decisione di Benedetto XVI di procedere con il processo di beatificazione di Pio  XII, sono molteplici le valutazioni critiche che nascono dal mondo ebraico. Per alcuni era meglio attendere perché il giudizio storico non è ancora chiaro. È stata una decisione affrettata?

 

«Se la decisione è stata presa penso sia stata ponderata con molta attenzione. Sono certo che ci sono stati tutti gli elementi che davano un supporto sufficiente per decretare le virtù eroiche di Pio XII e la sua profonda adesione al Vangelo. È importante distinguere la testimonianza personale dalle conseguenze storiche che ne possono venire. La questione fondamentale è la coerenza e la limpidità della propria adesione di coscienza al Vangelo di Gesù. Ogni istituzione, anche la Chiesa cattolica, ritengo abbia il diritto e il dovere di valutare e distinguere la vita personale dal percorso storico».

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