La basilica di Collemaggio restituita agli aquilani
Gli aquilani attendevano questo evento da tempo. E finalmente mercoledì 20 dicembre, in una giornata soleggiata e con la neve tutt’intorno, la basilica di Santa Maria di Collemaggio è stata riaperta dopo la chiusura nel 2009 a causa del terremoto. Alle 12, infatti, c’è stata la liturgia della benedizione celebrata dall’arcivescovo Giuseppe Petrocchi alla presenza del ministro alla cultura Dario Franceschini e del neosindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi.
Nella stessa occasione sono tornate dall’oratorio di San Giuseppe dei Minimi alla basilica le spoglie di San Celestino V. La basilica più cara alla città de L’ Aquila, infatti, fu voluta dal pontefice del “gran rifiuto” che istituì a Collemaggio la famosa festa della Perdonanza (il primo giubileo della storia).
QQuesto gioiello architettonico dell’Abruzzo si credeva praticamente perduto dopo il terremoto, a causa del crollo del tetto a cassettoni in legno e di una parte dell’abside. Per tale ragione, la basilica era stata inglobata in una struttura provvisoria in ferro e vetro e puntellata all’interno.
Invece, l’intervento di restauro realizzato ha portato al consolidamento strutturale, alla ricostruzione delle parti crollate, al restauro e alla ricomposizione degli elementi architettonici e degli apparati decorativi, restituendo la basilica alla città e prevedendo anche un sistema di monitoraggio della struttura.
L’intervento è stato progettato e diretto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere e ha potuto usufruire di una donazione di 14 milioni di euro da parte dell’Eni, fondi serviti anche per la ricostruzione del monastero annesso e del parco del Sole.
Attesa finita insomma, per aquilani e pellegrini che, finora, avevano potuto visitare la basilica solo in rare occasioni. A partire da giovedì 21 la basilica tornerà ad essere il punto di riferimento della città con aperture quotidiane.