La “Couture – Sculpture” di Azzedine Alaïa alla Galleria Borghese

Più di 60 abiti, dalla giacca coccodrillo all’abito viola realizzato per l’amica Grace Jones, esposti tra le opere del Bernini, di Canova e Caravaggio 
La “Couture - Sculpture” di Azzedine Alaïa alla Galleria Borghese

Azzedine Alaïa, uno tra i più grandi stilisti contemporanei, approda alla Galleria Borghese, fino al 25 ottobre con la mostra: “Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the History of Fashion”. Nato in Tunisia dove studia scultura all’Istituto delle Belle Arti, ma parigino di adozione, è proprio in Francia che inizia a lavorare per il mondo della moda. Allievo di Christian Dior, lavorerà anche per Guy Laroche e Thierry Mugler.

60 abiti per ripercorrere insieme la sua carriera dagli anni Ottanta fino ad oggi. Da sempre innamorato del corpo femminile, lo stilista è famoso per cucire i suoi abiti addosso alle modelle, per riuscire a modellare ed esaltare le loro forme.

Le forbici sono il suo scalpello, i tessuti preziosi e colorati la sua tavolozza, la creatività e il genio il suo pennello. Lo stesso Mark Wilson, storico del costume, che ha curato la mostra ammette: «Non è solo uno stilista ma uno scultore, taglia cuce e colora ogni tessuto. Non si limita a disegnare, ma si occupa attivamente di tutto il processo creativo».

Per questo le sue creazioni sono esposte insieme alle opere dei più grandi artisti del passato, Canova, Bernini e Caravaggio per primi. C’è Paolina Borghese che distesa sembra ammirare alcune delle sue creazioni, quasi a volerle provare, ci sono Apollo e Dafne, c’è il David del Bernini, e tra le grandi opere del passato ritroviamo la moda del presente. Una passeggiata tra passato e futuro, Alaïa entra in punta di piedi, sembra quasi chiedere il permesso, ma i grandi del passato lo accolgono a braccia aperte, e la mostra si trasforma in un dialogo senza tempo.

Nel vostro viaggio, tra le tante cose, ritroverete la giacca coccodrillo del 1984, una tra le più imitate, ma anche l’abito viola realizzato per l’amica Grace Jones, e lo storico “Bongage dress” del 1984.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons