Kirchner, Clinton e Aliyev

Le dinastie in politica si trasmettono ormai da marito a moglie. Un passo in avanti nella democrazia o un passo indietro verso una monarchia di fatto?

Non è una novità, gli esempi non mancano. Tra i più celebri, pensiamo alla telenovela dei Peron, dalla presidenza di Juan Domingo Perón alla successione della sua Isabelita.

Cristina Kirchner
Cristina Kirchner

Pensiamo, sempre in Argentina, alla vicenda di Néstor Carlos Kirchner e della moglie Cristina. Nelle Filippine c’è da notare il caso di Benigno Aquino, della moglie Corazon e del figlio loro Benigno III, presidente prima di Duterte.

Il caso Clinton è recente, anche se Hillary non ce l’ha fatta a sedersi nello studio ovale. Ora si viene a sapere che il presidente azero Ilham Aliyev, già erede del padre Heydar, ha nominato suo vice la moglie Mehriban, una 52enne appariscente e attivissima sulla scena nazionale e internazionale, ambasciatrice Unesco.

Non è una nuova forma di monarchia, ma poco ci manca.

Hillary Clinton foto Ap
Hillary Clinton foto Ap

Favorire i parenti nella successione alle proprie cariche elettive è al limite della garanzia di uguaglianza di cui tutti gli elettori dovrebbero godere nelle elezioni democratiche, anche l’uguaglianza nelle possibilità di essere eletti. Le possibilità di influenzare l’elettorato sono grandi, sia politicamente che mediaticamente per chi già è al potere.

Il caso dell’Azerbaigian è emblematico non solo nelle modalità di transizione, ma anche nella gestione del potere nelle repubbliche ex-sovietiche. Pensiamo al Turkmenistan, all’Uzbekistan, al Kazakistan… I presidenti, o i figli dei presidenti, erano comunisti che avevano avuto la prontezza di cambiare il partito che dirigevano da comunista a post-comunista, spesso nello spazio di una notte, avviando di fatto dinastie familiari che ancora reggono questi Paesi. Tiziano Terzani ha raccontato tutto ciò nel suo emblematico Buonanotte signor Lenin. Ora la bella Mehriban prosegue la dinastia Aliyev. Se già le dinastie in Paesi di lunga democrazia debbono essere guardate con attenzione, se non con sospetto, figuriamoci nell’Asia centrale! Ma talvolta in questi Paesi è meglio una monarchia o una presidenza illuminata che fittizie tornate elettorali.

 

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