Jurassic World, i dinosauri sono stanchi

È in sala l’ultima puntata di “Jurassic World il Dominio”. Poche novità, molti effetti speciali
Jurassic World
Chris Pratt (Photo by Jason DeCrow/Invision for NBCUniversal and LEGO/AP Images)

Forse la scena più divertente di Jurassic World il Dominio, anche se già nota, è quella in cui a Malta l’addestratore di velociraptor Owen Grady, ex marine (Chris Pratt), corre in moto inseguito da due di questi terribili carnivori, slittando all’impazzata tra le calli della città vecchia e cavandosela per un pelo. Scena, come si diceva, già vista come tutto o quasi nel filmone, ma divertente se non altro perché il nostro avventuroso eroe dalla faccia casalinga e buona sa cavarsela sempre al momento giusto, quando basta un secondo di disattenzione per venire azzannato. Nervi saldi, anzi saldissimi, dunque.

Puntata finale e nostalgica di una serie fortunata, ormai in sei capitoli, il film viaggia sul treno del ricordo, presentando i vecchi eroi: i paleontologi Alan Grant (Sam Neill, 74 anni) e Ellie Satler (Laura Dern, 59) che forse si innamoreranno per davvero, lo scienziato catastrofista Ian Malcom (Jeff Golblum), il pazzoide super-ricco Lewis Dogson che ha creato un regno di animali preistorici sulle Dolomiti(!!), con tanto di sperimentazioni genetiche e, per attirare i piccoli, c’è l’orfana Maisie (Isabella Sermon, bellissima).

Non raccontiamo la trama per lasciare qualche sorpresa nelle storie e sotto-storie che si intrecciano velocemente, con scorribande improbabili ma probabilissime grazie al digitale che moltiplica gli effetti speciali in modo gigantesco (ma ormai ci siamo abituati). Certo, si corre e molto, dagli Usa a Malta all’Italia, regalandoci lo scontro fra due tremendi carnivori, il vecchio Tirannosaurus Rex e il nuovo Gigantosaurus e poi fughe, per cielo per terra, per mari e laghi ghiacciati e la morale consueta: ormai gli animali preistorici abitano con noi, ci piaccia o meno, ma possono diventare funesti e quindi la storica lotta fra l’uomo e l’animale ricomincia.

Vale la pena vedere il filmone? Ebbene sì, nonostante tutto, perché le citazioni del passato ci rinverdiscono la memoria, e anche il finale non è disprezzabile, con buona pace di tutti. E con la nostalgia del primo, fenomenale Jurassic Park.

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