Jasper Jones
Craig Silvey - Giano
«Jasper Jones è apparso alla mia finestra. Non so perché ma è così. Forse è nei guai». Jasper ha una pessima reputazione, ladro, bugiardo, perdigiorno, insomma il reietto del paese, ma Charlie lo segue lo stesso. Spaventato, riluttante, eppure emozionato perchè «ha bisogno del mio aiuto».
Inizia così un giallo strano e delicato: l’indagine su un delitto di due ragazzi costretti a inoltrarsi nel mondo dei grandi, con le sue contraddizioni, complessità e tristezze. Man mano che la storia va avanti, conosciamo meglio Charlie, il goffo, riflessivo e coraggioso protagonista, Jasper, dalle spalle larghe, Jeffrey, muso giallo amico del cuore, dall’entusiasmo contagioso ed Eliza, dall’odore «divino, incredibile».
La prima sigaretta, il primo sorso di liquore, le parolacce, il primo bacio, la discussione sul perchè Dio non esiste, tutto è vissuto con intensità e timore, ingenuità e speranza. Conosciamo, però, anche i grandi che stanno loro intorno: si comportano in modo incomprensibile, sono falsi e violenti, quasi tutti dei falliti nella vita (Che tristezza, ma noi adulti siamo proprio così come ci descrive l’autore? Io non credo).
Nel mondo terribile che scoprono, Charlie, Jasper e gli altri sono costretti a crescere in fretta. Eppure non rinunciano, caparbiamente, ad essere se stessi, a credere e sperare cioè nella pulizia, nell’onestà e nell’amore che sentono affiorare dentro. Come tanti altri prima di loro, dovranno trovare, da soli, la strada nella vita e il coraggio di non rinunciare troppo presto ai propri ideali.