Ius Soli: una forte mobilitazione per l’approvazione della legge
Promotori della Rete sono il maestro Franco Lorenzoni, fondatore insieme ad altri della Casa-laboratorio di Cenci, ad Amelia (Umbria), e lo scrittore Eraldo Affinati, finalista al Premio Strega e Premio Campiello. Un vero e proprio progetto, un viaggio educativo tra le scuole e con i cittadini per una campagna di sensibilizzazione sul tema dello Ius Soli, il “diritto al suolo”, che è partita il 3 ottobre e terminerà il 3 novembre. Un mese, quindi, di intensa mobilitazione portata avanti dalle insegnanti e dagli insegnanti e molte realtà associative del mondo della scuola, che porteranno in questi giorni un nastrino tricolore, come simbolo dei valori di accoglienza e cittadinanza del nostro Paese.
Il 5 ottobre, giornata mondiale degli insegnanti, è iniziato uno sciopero della fame a staffetta fino al 26 ottobre, sciopero che, come affermano gli organizzatori, vuole essere simbolico e al quale hanno aderito già 70 parlamentari, amministratori, politici e 900 insegnanti ad oggi.
Nell’appello, che ha raccolto già 4500 firme e al quale si può aderire on line, viene denunciata la situazione nella quale si vengono a trovare gli insegnanti alle prese con circa 800.000 «figli di immigrati che, pur frequentando le scuole con i compagni italiani, non sono cittadini come loro. Se nati qui, dovranno attendere fino a 18 anni senza nemmeno avere la certezza di diventarci, se arrivati qui da piccoli (e sono poco meno della metà) non avranno attualmente la possibilità di godere di uguali diritti nel nostro Paese».
La politica arranca dietro questo stato di fatto e la legge è bloccata in Senato da due anni anche a causa degli oltre 50 mila emendamenti presentati.
Il prossimo appuntamento è il Cittadinanza Day del 13 ottobre prossimo alle ore 16, davanti Palazzo Montecitorio a Roma, con laboratori creativi, e flash mob per ribadire l’urgenza del voto immediato della legge.
Il mondo degli insegnanti è pronto, anzi chiede da tempo al Parlamento di legiferare in merito. La scuola è il luogo per eccellenza dove cultura e cittadinanza vanno a braccetto e non si può smentire la mission degli educatori. È molto presente in questi giorni il monito di Don Milani che viene citato spesso e con grande passione: «Ho insegnato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica».