Italo Alighiero Chiusano – Il tempo della storia e il tempo dell’anima

Konradin, incentrato sulla figura di Corradino di Svevia, non si presenta come un romanzo storico perché descrive soprattutto la vicenda interiore del giovanetto fatto decapitare nel 1268 all'età di sedici anni. Il tempo della storia è come adombrato di fronte al tempo di un'anima che insegue l'ideale di vita evangelica come veniva proposto, in quel tempo, da Francesco d'Assisi. È questa fiducia nel valore dell'offerta di sé che spiega, nel romanzo, la decisione del giovane di morire pur potendo sottrarsi al supplizio. E l'intera vicenda risulta drammaticamente contemporanea, nel sentire di un giovane che avverte l'insensatezza di un'epoca che ha messo a tacere i valori dell'amicizia, dell'abnegazione, della solidarietà. L'accettazione della morte vuoI forse indicare la superiorità della fede sul potere, l'assolutezza del valore umano nei confronti di ogni tentativo di subordinare l'uomo, di renderlo solo strumento di uno scopo politico.
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