Italia, mesto ritorno a casa
Difendersi non paga mai: questo quello che esce fuori dalla gara che sancisce l’amara e inaspettata eliminazione degli azzurri dal Mondiale brasiliano. L’ Uruguay vince 1-0 grazie a un colpo di testa di Godin all’80 minuto, e la netta impressione è stata che sin dalla fine del primo tempo, con l’uscita di Balotelli e l’ingresso di Parolo, Prandelli abbia deciso di consegnarsi agli avversari. Se a questo aggiungiamo l’assurda espulsione di Marchisio, per un fallo al massimo da cartellino giallo, il disastro è completo. Il mix letale di cambi sbagliati ed errori arbitrali, però, non deve farci dimenticare che questa per gli azzurri è la seconda eliminazione consecutiva al primo turno: sintomo di un movimento calcistico in netta difficoltà ormai da qualche anno. Tocca ancora una volta raccogliere i cocci e cercare di ripartire, imparando dagli errori.
Prandelli ha cercato di mischiare le carte, presentando per la decisiva gara contro Suarez e compagni un 3-5-2 in cui Balotelli e Immobile avevano il compito di dare profondità a un attacco apparso spuntato, con Darmian e De Sciglio a spingere sulle fasce. Dall’altro lato, classico 4-4-2 in linea, con Cavanie Suarez assistiti da due ali offensive e un centrocampo di incontristi a coprire la difesa. L’inizio è nervoso: tanti falli, poco calcio. All’ 11′ è Pirlo a mettere paura a Muslera con una punizione delle sue: l’Uruguay si fa vedere attorno al 20′ con Cavani che irrompe in area e Barzagli che ben contrasta il tentativo dell’attaccante del PSG. Nel grigiore generale spiccano due giocatori: Verratti regala gemme a centrocampo, facendo intravedere lampi di classe cristallina, mentre Balotelli vaga senza costrutto, ricevendo anche un cartellino giallo. Al 33′ arriva la prima grande occasione per la Celeste: Suarez si incunea in area e chiama Buffon a un grande intervento in uscita: poco dopo, il portierone azzurro si supera sulla ribattuta di Lodeiro.
Nella ripresa, l’inspiegabile cambio che mette l’Italia in balìa degli avversari: dentro l’incontrista Parolo per uno spento Balotelli. Centrocampo più folto, ma baricentro arretrato di almeno 15 metri. Il risultato è che l’Uruguay prende coraggio, sfiorando il gol al 58′ con un’incursione del solito Suarez che, però, conclude con un esterno ampiamente a lato. Al 60′ arriva un’altra mazzata per gli azzurri: l’arbitro decide di espellere Marchisio per un’entrata su Rios che, al massimo avrebbe dovuto essere sanzionata con il giallo. E’ il chiaro segno che per l’Italia non è serata: la partita si trasforma in un assedio al fortino azzurro, con Buffon ancora miracoloso su Suarez. Il numero 1, però, non può nulla sul colpo di nuca con cui Godin lo trafigge all’80 minuto: azzurri sotto e, causa anche la formazione in campo, incapaci di reagire, se non creando confusi mischioni in area.
L’Uruguay, alla fine, è la seconda squadra a superare il “girone di ferro” accedendo agli ottavi, alle spalle di una sorprendente Costa Rica. L’Italia torna a casa con una marea di rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato: dopola gara con l’Inghilterra, nessuno avrebbe pensato a una prematura eliminazione, ma la sconfitta con la Costa Rica ha impietosamente messo in evidenza i limiti di una rosa non eccezionale e gli errori di un Prandelli che, inspiegabilmente, non è stato all’altezza della sua fama, nè nella lettura delle partite nè tantomeno nella scelta degli 11 iniziali. La strada per risorgere, purtroppo, è lunga e tortuosa.
Tabellino:
Italia (3-5-2): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; De Sciglio, Marchisio, Pirlo, Verratti (75′ Thiago Motta), Darmian; Immobile (71′ Cassano), Balotelli (46′ Parolo). All.: Prandelli
Uruguay (4-4-2): Muslera; Pereira (63′ Stuani), Gimenez, Godin, Caceres; Gonzalez, Arevalo, Lodeiro (46′ Pereira Maximiliano), Rodriguez (78′ Ramírez); Cavani, Suarez. All.: Tabarez
Arbitro: Marco Antonio Moreno Rodriguez
Marcatori:81′ Godin
Ammoniti: Arévalo Ríos, Muslera (U), Balotelli (I)
Espulsi: Marchisio