Italia, il cammino per Euro 2020

Sorteggiati a Dublino i gironi di qualificazione per il primo Europeo di calcio itinerante della storia. Girone sulla carta abbordabile per gli azzurri, anche se il C.t. Mancini ribadisce: «Va vinto sul campo»
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Dimenticare il dramma sportivo della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, attraverso un programma di rifondazione tecnica e umana. È questo il progetto di Roberto Mancini che, dopo una discreta Nations League, potrebbe trovare la sua consacrazione nel corso del cammino che porterà agli Europei di Calcio del 2020.

Il barrage ha dato all’Italia, sorteggiata in prima fascia, un gruppo che almeno in apparenza sembra abbordabile. Saranno Bosnia-Erzegovina, Finlandia, Grecia, Armenia e Liechtenstein le rivali degli azzurri nel Girone J di qualificazione.

Il percorso degli azzurri non pare proibitivo anche perché, a dispetto dei Mondiali, saranno due le qualificate per ciascuno dei dieci raggruppamenti. Assieme alle magnifiche 20 che voleranno direttamente alla fase finale dell’Europeo, poi, se ne aggiungeranno altre 4 provenienti dagli spareggi tra le vincenti dei 16 gironi della neonata Nations League.

Il commissario tecnico azzurro, al termine del sorteggio, è parso soddisfatto: «Sulla carta è un buon gruppo, ma si vince sul campo. Noi vogliamo tornare a essere protagonisti, perché l’Italia merita di stare in cima». Proseguendo nell’analisi delle rivali, Mancini ha specificato che «L’obiettivo era quello di evitare la Germania, ed è andata bene. La Bosnia è un’ottima squadra, con giocatori che conosciamo: non sarà un incontro facile, ma tutte le gare vanno giocate e vanno vinte».

L’ex allenatore di Inter e Manchester City ha poi ribadito come il progetto azzurro sia aperto a qualsiasi calciatore si dimostri meritevole: «Nessuno è fuori – ha specificato il c.t. sul sito ufficiale della Federazione – tutti possono essere chiamati. Dipenderà da loro e dalle esigenze che abbiamo».

L’occasione è ghiotta: nel primo Europeo itinerante della storia, ideato per festeggiare i sessant’anni della manifestazione, l’Italia potrebbe ritrovare entusiasmo e spirito vincente, partendo da una squadra ringiovanita i cui pilastri sono la ricerca del bel gioco e un vestito tattico finalmente adeguato, con la presenza di senatori come Bonucci e Chiellini a indicare la diritta via ai meno esperti.

Lo Stadio Olimpico di Roma, fra l’altro, sarà uno dei palcoscenici principali: nella città eterna avrà luogo il match inaugurale (previsto il 12 giugno alle 21, ndr) assieme a tre gare della fase a gironi, più il quarto di finale del 4 luglio.

Un motivo in più per provare a recitare un ruolo da protagonista, dopo il disastro della mancata partecipazione ai Mondiali di Russia 2018. Il torneo abbraccerà l’intero continente: Baku, San Pietroburgo, Copenaghen, Amsterdam, Bucarest, Glasgow, Bilbao, Dublino, Monaco e Budapest saranno le città coinvolte, con lo stadio di Wembley a Londra che invece ospiterà le due semifinali, più la finalissima.

Sarà dunque una vetrina molto particolare che, come un grande abbraccio, unirà sportivamente tutta l’Europa. Riuscire a far bene in un simile frangente costituirebbe il miglior rilancio possibile. Roberto Mancini lo ha compreso, confortato anche dalle buone prestazioni in Nations League, dove l’Italia è giunta seconda nel girone con Portogallo e Polonia, col bilancio di una vittoria, due pareggi e un ko.

«Ce la stiamo mettendo tutta – aveva dichiarato il selezionatore azzurro dopo lo 0-0 col Portogallo – le cose sono migliorate molto.

Credo che potremo tornare protagonisti, l’Italia vuol tornare ad essere in alto, dov’è sempre stata. Il nostro obiettivo è qualificarci, per raggiungerlo dobbiamo fare soltanto del nostro meglio e migliorarci. Aver ridato entusiasmo ai tifosi significa che stiamo facendo bene: credo che possiamo avere un buon futuro».

L’avvenire azzurro sarà nelle mani dei Donnarumma, Biraghi, Barella, Insigne, Verratti, Zaniolo e Cutrone, per citarne soltanto alcuni: il vento di novità che soffia dalle parti di Coverciano ha risvegliato, almeno in parte, l’interesse degli appassionati verso il gruppo azzurro. L’obiettivo rilancio, adesso, si trova davanti alla prova del nove: l’operazione Euro 2020, per l’Italia, scatterà nell’ultimo weekend del prossimo marzo.

 

 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons