Italia bella e incompiuta

Gli Europei di basket si concludono col successo della Francia: azzurri ottavi dopo un inizio strabiliante. Per andare ai Mondiali serve una wild card
Europei di basket in Slovenia. Italia-Russia.

La Francia vola – per la prima volta – sul tetto continentale; l’Italia si lecca – per l’ennesima volta – le solite ferite. Eppure l’Europeo di basket era iniziato, almeno per i nostri colori, con ben altre prospettive: uno straordinario e inatteso percorso netto nel primo girone (cinque vittorie in altrettante gare) che ci aveva aperto le porte non solo alla seconda fase, ma di fatto anche ai quarti di finale, ai quali gli uomini di coach Pianigiani si sarebbero qualificati pur perdendo con la Spagna – battuta invece al supplementare – dopo i ko con Slovenia e Croazia.

Poi, un match da dentro e fuori giocato con grande orgoglio, al cospetto di una Lituania più alta e più pesante, che ha sofferto l’asfissiante difesa azzurra prima di piazzare – a inizio ultimo quarto – un parziale di 15-0 rivelatosi impossibile da recuperare. A quel punto l’obiettivo minimo (o massimo, considerati i nefasti presupposti della vigilia) diventava il settimo posto, ultimo utile per qualificarsi ai Mondiali del prossimo anno.

Un traguardo alla portata, raggiungibile con un successo nelle successive due partite, una delle quali da giocare contro la più che abbordabile Ucraina. E invece, l’Europeo azzurro si è concluso malissimo, con due sconfitte di fila (la seconda ad opera della Serbia) nette e indiscutibili, arrivate al termine di match affrontati con le pile scariche, come se le ultime energie se ne fossero andate insieme a quel parziale lituano di 15-0.

Un vero peccato, perché l’Italia – questa Italia tutto cuore – si sarebbe ampiamente meritata la piccola grande soddisfazione della qualificazione ai Mondiali. Non era facile, infatti, giocarsela a viso aperto senza i vari Bargnani, Gallinari, Mancinelli, Hackett e Gigli (tutti ko per infortunio), e la sfrontatezza con la quale Datome e Gentile hanno affrontato l’impegno continentale fa ben sperare per il futuro.

Un futuro, però, che fa tappa in Spagna, sede dei Mondiali validi anche come qualificazione alle Olimpiadi di Rio. Adesso la palla (a spicchi) passa alla Fiba, il governo del basket mondiale, che assegnerà quattro wild card per completare l’elenco delle squadre partecipanti alla rassegna iridata. Oltre all’Italia, sono rimasti fuori Paesi di grande tradizione come Grecia, Russia, Turchia, Germania, Brasile e Cina: starà al numero uno federale – nonché ex presidente del Coni – Gianni Petrucci lavorare di politica sportiva e convincere i grandi capi del basket internazionale sulla bontà del progetto Italia.

L’impressione è che, con tutti gli uomini a disposizione, la nostra Nazionale possa arrivare al livello delle più grandi (Stati Uniti esclusi): speriamo le venga data la possibilità di dimostrarlo.

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