In Italia aumentano i piccoli accumuli energetici

Nei primi mesi del 2023 il trend è in crescita rispetto al 2022 con un +80mila nuove unità installate per una potenza complessiva di 741 MW e una capacità di 1.089 MWh
Parte di un impianto di stoccaggio dell'energia (AP Photo/Sam Hodde) Associated Press

In Italia continua a salire il numero delle installazioni dei piccoli accumuli energetici. Mentre a livello nazionale si progettano nuovi impianti di elevata capacità di stoccaggio elettrico, cittadini e piccole e medie imprese hanno deciso di investire per catturare l’elettricità e conservarla negli accumulatori.

Nei primi tre mesi del 2023 rispetto all’anno precedente, sono state installate ben 80.199 unità in più rispetto all’anno precedente, per una potenza complessiva di 741 MW e una capacità di 1.089 MWh. Lo dichiara la Federazione Anie – legata a Confindustria nel settore elettrotecnico ed elettronico, con oltre 1.400 aziende associate e circa 500.000 occupati, con un fatturato aggregato di 76 miliardi di euro – attraverso il report “Osservatorio Sistemi di accumulo”, elaborato grazie ai numeri forniti dal sistema Gaudì di Terna.

Il documento mostra un progressivo cambiamento soprattutto per l’installazione di impianti di piccola taglia, concentrati nel range 5-10 kWh e in quello 10-15 kWh. I primi tre mesi del 2023 hanno superato del 40% la nuova potenza installata negli ultimi 4 mesi del 2022 e del 26% in termini di capacità.

Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono le Regioni con più impianti.

La crescita è dovuta soprattutto grazie al superbonus 110% e in minore parte per l’ecobonus 50%. Questo aspetto non è da sottovalutare. Con il ridimensionamento del superbonus si prospetta un futuro di incertezze nel settore dei piccoli accumuli. «Si stima che nei prossimi mesi del 2023 si assisterà ad un rallentamento delle nuove installazioni residenziali a causa del blocco della cessione del credito», scrive in una nota stampa Anie Federazione.

Tirando le somme, con le aggiunte di inizio anno, il comparto dell’energy storage in Italia può oggi contare su un totale di 311.189 sistemi per una potenza di oltre 2,3 GW e una capacità massima di 3,9 GWh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 MW e 250 MWh.

Il 92% dei sistemi di accumulo ha una taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi tra i 5 e i 10 kWh (33%) e di quelli tra 10 kWh e 15 kWh (36%).

Per raggiungere la decarbonizzazione elettrica così come promesso al G7, l’Italia dovrà contare entro il 2035 su 250 GW di capacità rinnovabile, cioè aggiungere 190 GW al parco attuale. L’Italia potrà contare anche sui piccoli accumuli energetici.

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