Italia alla prova del nove: contro il Belgio per stupire
Dopo settimane di supposizioni, toto-convocazioni prima e probabili formazioni poi, è finalmente arrivato il momento di lasciare spazio al giudice supremo, l’unico che possa dare giudizi definitivi e insindacabili: il campo, che domani sarà quello del luccicante Stade des Lumières. L’avversario, il temibile Belgio di Marc Wilmots, è probabilmente quanto di peggio potesse capitare agli azzurri: un mix di forza fisica e talento, condito da un’età media ancora bassa e da una grande voglia di emergere. La nouvelle vague belga cercherà a Euro 2016 di insidiare le classiche potenze del calcio continentale, a partire dalla Francia padrona di casa, passando per i campioni del Mondo della Germania e gli spagnoli detentori del trofeo.
L’Italia, forse per la prima volta nella storia delle competizioni riservate a selezioni nazionali, parte nei confronti del Belgio con gli sfavori del pronostico: il blasone è certamente incomparabile, ma l’inerzia pende dalla parte degli avversari che, dopo due decenni bui, stanno iniziando a godere dei frutti della seconda generazione d’oro, arrivata dopo quella anni ’80 targata Gerets, Scifo e Pfaff.
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