Istruzioni per essere apostoli

Il regno di Dio non è legato ai mezzi umani.
Giovani

Gesù vede poi i settantadue che stanno per partire; ha davanti agli occhi il mondo, e dice: «Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi» (Lc 10, 3). Osservate come Gesù non ha detto: io vi mando come dei cacciatori in mezzo ai lupi per poterli catturare. La nostra forza di fronte ai lupi è di essere agnelli.

 

Anche questo è un altro mistero. Quante volte si è invece tentati di essere dei lupi con i lupi, di difendere i diritti della verità con gli stessi metodi che gli altri impiegano per negarla. È un pensiero umano, un ragionamento sbagliato: e manifesta che non si è discepoli di Gesù. Gesù vuole che siamo agnelli.

 

Naturalmente egli dirà anche di essere prudenti come i serpenti, oltre che semplici come le colombe. Essere agnelli non vuoi dire essere imprudenti; ed essere semplici e prudenti significa studiare tutto quello che è necessario per portare la buona novella, però con spirito di umiltà, di mansuetudine.

 

Ma ricordiamo soprattutto quella beatitudine di Gesù: «Beati i miti perché erediteranno la terra» (Mt 5, 5): sì, le persone mansuete, quelle che saranno agnelli, disarmeranno tutti e potranno così portare Dio a tutti e anche regnare, in senso spirituale – certo non nel senso del dominio e del possesso.

 

Dopo, Gesù ci ammonisce sui mezzi per l’apostolato: «Non portate borsa, né bisaccia, né sandali» (Lc 10, 4). È una lezione continua per tutti, questa, perché spesso siamo preoccupati della mancanza di soldi che ci sembra impedire il facile diffondersi del regno di Dio. Ma il regno di Dio non è legato ai mezzi umani: non che i mezzi non siano necessari, però non sono i soldi a portare il regno di Dio, i soldi vengono se portiamo il regno di Dio. Se portiamo il regno di Dio nello spirito di povertà, allora ci verranno anche i denari, per l’uso necessario.

 

Ebbene, quanto più disponibili si vorrà essere per portare il regno di Dio, tanto più ci faremo personalmente poveri. Prima vi dicevo: non è richiesto a un discepolo di Cristo di spogliarsi effettivamente dei propri beni; basta che li usi bene, che li amministri bene. E ciò resta; però ci si troverà certamente in grave impaccio nel portare il regno di Dio. Se si vorrà veramente essere apostoli, se si vorrà veramente portare al largo il regno di Dio, ci si abbandonerà completamente a Dio, si vivrà in povertà – senza che ciò significhi vivere miseramente. E se uno si spoglierà realmente di tutto, costui riceverà tante grazie da Dio, e quando porterà Dio agli altri, sarà come un canale limpido attraverso cui Dio passerà molto più facilmente.

 

Dobbiamo dunque usare, sì, dei mezzi umani, ma non credere che siano questi che portano il regno di Dio. Il regno di Dio lo porta Dio.

(continua)

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