Istantanee di un evento
Un chiasso festoso attira la mia attenzione, mi volto e vedo un gruppetto di suore che ridono a crepapelle mentre posano davanti a una originalissima vetrina di Vuitton, per una foto alquanto originale. Mi sposto quasi trascinato dalla folla nella vicina piazza Duomo. Poi raggiungo piazza Fontana e il Palazzo dell’Arcivescovado. Tutta puntino, Carmela ci conduce alla fonte delle nostre richieste. Qui alloggia il papa e anche i muri, non solo pavimenti e cortili, sembrano lucidati. Papa Benedetto ha ricevuto il saluto ed è stato accolto dalla città ieri sera.
Fino a domenica Milano sarà blindata. È arrivato Ratzinger e sarà un momento che passerà alla storia. L’intera vita di Milano ne sarà interessata. Il VII Incontro mondiale delle famiglie richiamerà in città circa un milione di pellegrini da 153 nazioni della Terra: è la prima, vera sfida di carattere internazionale per il capoluogo lombardo, il primo evento ecclesiale di dimensioni mondiali organizzato in Italia fuori da Roma.
I genitori di Chiara Luce e di Teresa di Lisieux Maria Teresa e Ruggero, i genitori della beata Chiara Luce Badano, saranno sul palco a dare la loro testimonianza. È una graditissima presenza perché la loro è una testimonianza viva, recente. Chiara Luce, beatificata tre anni fa, è la ragazza coetanea dei tanti diciottenni di oggi che guardano a lei per percorrere insieme un cammino di fedeltà alla Parola del Vangelo. Mentre giovedì si è svolto il convegno dedicato a Luigi e Zelia Martin, genitori di santa Teresa di Lisieux, essi stessi beati «per le virtù eroiche» e per il miracolo di una guarigione straordinaria avvenuta a Monza nel 2002 per loro intercessione. Presenti la famiglia del miracolato, il cardinale Josè Saraiva Martins, prefetto delle Cause dei Santi e padre Antonio Sangalli. Fino al 3 giugno, la chiesetta dell’Hotel ospiterà anche una mostra sui coniugi Martin.
I terremotati dell’Emilia sul palco con il papa Noi tutti siamo famiglia poiché siamo la Chiesa. In nome di questo ecumenismo ci sarà anche una famiglia di terremotati sul palco con Benedetto XVI oggi alla Festa delle testimonianze, una presenza concreta preannunciata dalla preghiera che il cardinale Angelo Scola e il cardinale Ennio Antonelli hanno rivolto ieri alle vittime del sisma durante i lavori del Congresso teologico pastorale, alla presenza di seimila persone dei cinque continenti. Mentre Luigino Bruni, docente di Economia politica dell'università la Bicocca, ha sottolineato che: «Occorre ritornare a rileggere la famiglia, il lavoro e la festa insieme senza commettere l'errore d'assegnare a ciascuno dei tre termini luoghi e ambiti separati, non comunicanti tra loro». Bruni, nel suo intervento ha tracciato un'etica della virtù, basata sul concetto di «dono in quanto bene che non pretende una necessaria ricompensa ma una dolce gratuità».
Intanto Pisapia ci prova «Se entro quest'anno il consiglio comunale non deciderà, assumerò io personalmente con la mia giunta la decisione sul registro delle unioni civili». Lo ha affermato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, in diretta a Radio Popolare. «Dopo il papa ci saranno il Dalai Lama e tanti altri, noi abbiamo attenzione per tanti mondi diversi e poi prendiamo le nostre decisioni – ha spiegato –. Del registro potevano occuparsi la giunta o il consiglio, la coalizione ha scelto il consiglio comunale. Se entro quest'anno non deciderà, assumerò io personalmente la decisione». Mentre qualcuno fa notare che su un tema così delicato ed eticamente importante sarebbe opportuno lasciare che il dibattito avvenga all'interno dell’aula consiliare, che rappresenta l’organo istituzionale più rappresentativo e vicino ai cittadini.
1500 giornalisti accreditati da tutto il mondo I media seguono passo dopo passo ogni avvenimento. La sala stampa è un brulicare di presenze multietniche e un vociare di lingue l’una diversa dall’altra. Il “Corriere della Sera” ha pubblicato un pezzo del suo vicedirettore Giangiacomo Schiavi, che in un passaggio recita così: «C’è bisogno di famiglia, in tutti i sensi, in questo tempo un po’ smarrito, di guide, regole, collaborazione e rispetto, serve una migliore organizzazione sociale e una comprensione anche politica delle difficoltà e dei disagi di chi la famiglia se la porta sulle spalle: la donna, sulla quale il peso della solidarietà può essere schiacciante (e si paga con rinunce ad aspirazioni di carriera o all’abbandono definitivo del lavoro). Attorno alla famiglia e alla vita oggi si svolge la lotta fondamentale della dignità dell’uomo e la famiglia è la risorsa più preziosa e importante di cui dispone la nazione italiana. Da Milano Il Papa cercherà di rafforzare il concetto di amore e fede nella centralità della persona e nei valori da insegnare. Non si potrà però non sottolineare, da questo laboratorio, come le carenze legislative e la mancanza di una svolta sociale condizionino il futuro e la tenuta della famiglia. Perché se la famiglia è rifugio, accudimento, attenzione, calore umano, generatore di esempi positivi e di energie per affrontare la vita, nella realtà è condizionata da troppe fragilità, incomprensioni, violenze. E soprattutto da un deficit: quello del vero sostegno alla figura femminile che la rappresenta, in un tempo in cui essere donne (e mamme) si può considerare una missione».