Israele e Palestina insieme per sport

Storico incontro tra i rappresentanti sportivi dei due Paesi. In vista dei Giochi di Londra 2012 Israele consentirà agli atleti palestinesi di allenarsi nei propri impianti
olimpiadi israele e palestina collaborano

Il panorama sportivo internazionale ha offerto negli ultimi giorni diversi avvenimenti degni di nota. A La Molina, in Spagna, si sono conclusi ad esempio i campionati mondiali di snowboard, disciplina molto seguita dal pubblico giovanile, con il nostro Roland Fischnaller che ha conquistato una prestigiosa medaglia di bronzo nel gigante parallelo. A Melbourne, in Australia, sono invece in pieno svolgimento gli Australian Open, primo importante appuntamento della lunga stagione tennistica, con la nostra Francesca Schiavone finora splendida protagonista. Forse, però, l’evento di carattere sportivo più rilevante di questi ultimi giorni si è svolto a Losanna, in Svizzera. E non ha visto impegnati grandi atleti quanto piuttosto grandi … dirigenti. 

 

Nella sede del Comitato olimpico internazionale (Cio) si è svolto, infatti, uno storico incontro tra i rappresentanti dei comitati olimpici di Israele e Palestina a cui tutti i presenti hanno partecipato «con spirito costruttivo ed in un clima di vera cooperazione», come recita un comunicato ufficiale diffuso al termine della riunione. In sostanza, i rappresentanti sportivi dei due Paesi, nonostante tutte le difficoltà ancora esistenti nel complicatissimo processo di pacificazione tra i due Stati, hanno stabilito di lavorare insieme, condividendo le rispettive difficoltà in campo sportivo per poi produrre proposte concrete da avanzare alle proprie autorità politiche. «Noi crediamo che attraverso lo sport si possa fare la differenza, ed oggi abbiamo fatto un primo passo in tal senso», ha affermato Efraim Zinger, segretario generale del comitato olimpico israeliano.

 

Nel corso dell’incontro si è anche parlato delle continue difficoltà incontrate dagli atleti dei due Paesi nel riuscire a gareggiare in competizioni internazionali ospitate da determinate nazioni. Israele e Palestina, tra l’altro, sono gli unici Paesi che, pur avendone diritto, sino ad ora non hanno mai preso parte ai Giochi del Mediterraneo, una manifestazione sportiva che si disputa ogni quattro anni dal 1951 e a cui partecipano tutte le nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo più alcuni paesi, sempre facenti parte di questa aerea, privi però di uno sbocco diretto al mare (come ad esempio San Marino e Serbia). Già dalla prossima edizione, in programma in Grecia nel 2013, potrebbero esserci importanti novità in tal senso. 

 

Jacques Rogge, inoltre, ha annunciato che anche il Cio si darà da fare attivamente, in particolare mettendo da subito in atto un programma a lungo termine di assistenza allo sport palestinese (vari esperti affiancheranno atleti, tecnici, ma anche manager, così da migliorare la promozione della pratica sportiva e la diffusione dei valori dello sport tra la popolazione). Tra due mesi è programmato un nuovo incontro per verificare i risultati raggiunti e per continuare il dialogo tra le due nazioni. Nel frattempo, un risultato concreto è già arrivato: i responsabili dello sport Israeliano hanno infatti annunciato che sarà permesso agli atleti palestinesi di allenarsi da subito negli impianti di Israele!

 

Ai Giochi di Pechino del 2008, i palestinesi presenti furono solo quattro. Adesso, anche grazie all’aiuto degli “storici nemici” israeliani, il sogno di vedere un numero maggiore di atleti della Palestina in gara alle Olimpiadi di Londra del prossimo anno non sembra più così impossibile da realizzare.

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