Invito a teatro

Dal celebre musical Cats in versione originale in tournée italiana, al virtuosiamo acrobatico del danese Lars Lindegaard Gregersen; dall’omaggio a Giorgio Gaber a Roma, a quello di Giancarlo Cauteruccio per Samuel Beckett a Firenze
teatro

Cats, il musical

In un tour italiano che inizia da Genova, torna la versione originale con orchestra dal vivo, un’incredibile colonna sonora che include l’indimenticabile "Memory", scenografie spettacolari, splendidi costumi e coreografie mozzafiato. La trama dello show è basata sul libro di Thomas Stearns Eliot “Old Possum’s Book of Practical Cats”, raccolta di poesie nella quale i gatti sono i protagonisti. E’ una meravigliosa miscela di fantasia, dramma e romanticismo: in una sola speciale notte dell'anno, tutti i gatti Jellicle si incontrano al Ballo Jellicle dove Old Deuteronomy, il loro saggio e benevolo capo, sceglie e annuncia chi di loro salirà al livello Heaviside per rinascere ad una nuova vita Jellicle. “Cats”, musica di Andrew Lloyd Webber, David Ian presenta la produzione di “Cats” di Cameron Mackintosh e The Really Useful Theatre. A Genova, Teatro Carlo Felice, dal 18 al 21/2; Torino, Teatro Regio, dal 25 al 28/2; Milano, Teatro degli Arcimboldi, dal 2 al 6/3; Bari, Teatro Petruzzelli, dal 10 al 13; Bologna, Unipol Arena, dal 17 al 20. Organizzata da Bags Live

 

 

 

Trittico Beckettiano

Esplorare limiti e opportunità di un teatro necessario.Giancarlo Cauterucciotorna a Samuel Beckett e al suo fortunatospettacoloa 10 anni dal debutto – per attraversare nuovamente il territorio complesso legato a quel filo rosso che tiene insieme il corpo, la voce e la memoria. Unendo alcuni tra i testi che costituiscono, nel percorso beckettiano, quei punti di rottura che hanno segnato la cultura del nostro tempo, tutto il teatro contemporaneo. Un lavoro che rintraccia, attraverso tre esistenze estreme, le urgenze del mondo contemporaneo sempre più svilito e servile che costringono a una bieca e quieta disperazione e conducono ad una accettazione passiva. “Trittico Beckettiano”,con Massimo Bevilacqua in Atto senza parole I, Monica Benvenuti in Non io e Cauteruccio ne L’ultimo nastro di Krapp. A Scandicci (Fi), Teatro Studio ‘Mila Pieralli’, dal18 al 20/2.

 

Omaggio a Giorgio Gaber

Maria Laura Baccarini, accompagnata dal violinista Régis Huby, porta in scena nel concerto/spettacolo un percorso personale e intimo all’interno della sconfinata opera di Giorgio Gaber. Un viaggio che, tra la molteplicità di argomenti trattati nel teatro canzone di Gaber e Sandro Luporini, sceglie di parlare dell’uomo, dei rapporti con la famiglia, con lo Stato, delle relazioni con l’altro, e dell’amore.“Gaber, io e le cose”, da un’idea di Maria Laura Baccarini e Elena Torre. A Roma, Piccolo Eliseo, dal 17 al 21/2.

 

Credi ai tuoi occhi, a Modena

Lo spunto drammaturgico deriva dal ritratto che nel 1925 il pittore Otto Dix realizzò dell’eclettica e ‘maledetta’ attrice tedesca Anita Berber, un quadro che restituisce una figura superba e terrorizzata allo stesso tempo, unafemme fatale dal volto truccato grottescamente, capace di esprimere una profonda malinconia. Anita Berber, interpretata da Consuelo Battiston, assume qui il ruolo chiave di figura ammonitrice ed esempio redivivo della distruzione fisica e psichica operata dalla macchina estetizzante della Moda, che in quegli anni diviene il più importante mezzo utilizzato dalla società mercantile per colonizzare la nostra esistenza.“Credi ai tuoi occhi”, di e regia Gianni Farina  (Menoventi), con Consuelo Battiston e Federica Garavaglia, Giulia Pizzimenti, Sofia Taglioni. A Modena, teatro delle Passioni, dal 19/2 al 6/3. Produzione Emilia Romagna Fondazione.

 

Sospeso ad una corda

Oltre duecento metri di corda, arrotolati e sospesi al soffitto per uno spettacolo che unisce danza verticale e circo contemporaneo. Un uomo è aggrappato a un enorme gomitolo che oscilla dolcemente. Quel groviglio di corda è il suo mondo; lì mangia, dorme e vive la sua vita. Guarda e riflette, ma quando si muove improvvisamente verso il basso e verso l'ignoto, si accorge di non essere solo… La compagnia Glimt ha creato uno spettacolo che riflette sui tempi moderni, affidandolo alla padronanza fisica del solista-performer danese Lars Lindegaard Gregersen, che sa fondere bellezza poetica e plasticità visiva in una sorprendente sfida acrobatica. Arte, movimento e virtuosismo fisico s’incontrano unificando le varie discipline in una poesia originale sull'uomo e il suo mondo. “Are you us?”, compagnia Glimt. A Trento, Teatro Sanbàpolis, il 17/2. Centro Servizi Culturali S. Chiara e del Festival Oriente Occidente. 

 

 

 

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