Invito a teatro

Proposte coinvolgenti per trascorrere serate di ricco interesse culturale. Commedie di Shakespeare ed Eduardo
teatro

 

La Napoli eterna di Enrico Ianniello

Tratto dal romanzo “Di questa vita menzognera” di Giuseppe Montesano, Enrico Ianniello impersona,in una comica moltiplicazione di voci e personaggi, lungo un interminabile pranzo di Pasqua e Natale, Roberto – il giovane segretario/discepolo del dandy Cardano – che ci conduce nella villa settecentesca dei Negromonte. Costoro, una famiglia di imprenditori napoletani senza scrupoli, saldamente solidali al potere politico, sono pronti a realizzare il loro folle progetto: trasformare Napoli in Eternapoli, una città/parco tematico, dove la vita recitata sostituisce definitivamente la vita reale. “Eternapoli”, drammaturgia Giuseppe Montesano e Enrico Ianniello regia e con Enrico Ianniello. Produzione Teatro Franco Parenti / Teatri Uniti. A Milano, Teatro Franco Parenti, dal 12 al 29/11.

 

Tre atti unici di Pinter

Del grande drammaturgo britannico il regista ha scelto “Una specie d’Alaska”, “La stanza”, “Una serata fuori”: pièce che esaltano i classici temi del drammaturgo inglese: l’assurdo, la fallacia della memoria che si intreccia ai sogni, l’indefinitezza della dimensione spazio-temporale, lo straniamento dell’individuo. Questi atti unici erano stati oggetto di un precedente allestimento di Nanni Garella (stagione 2003-2004), sempre con gli attori di Arte e Salute (la maggior parte degli interpreti anche nella nuova edizione), premiato con il premio Speciale UBU “per il suo lavoro coi disabili mentali sui grandi testi”. “Pinter. Atti Unici”, regia Nanni Garella, Teatro Arena del Sole, dall’11 al 29/11. Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Associazione Arte e Salute onlus in collaborazione con Regione Emilia Romagna progetto “Teatro e Salute Mentale”.

 

Una donna di potere nella soap opera di Lievi

Con  protagonista  Galatea Ranzi, si racconta dell’ascesa sociale di una donna che rimasta vedova, rivela tutta la sua ambizione, trasformandosi presto in una donna di potere spregiudicata, disillusa e feroce. Decide di scalare le vette più alte del potere, divisa tra la paura di non corrispondere all’immagine che il mondo ha di lei e il timore di non assecondare, una volta nella vita, i suoi desideri più reconditi. Una commedia che si addentra nei meandri dell’universo femminile contemporaneo, in un gioco di finzione e realtà che ritrae la condizione universale della donna in relazione alle dinamiche del potere politico.“Soap opera”, di Cesare Lievi, regia Cesare Lievi, con Galatea Ranzi, Sara Putignano, Letizia Angela Tonoli, Dorotea Aslanidis, scene Josef Frommwieser, costumi Marina Luxardo, luci Cesare Agoni. Produzione Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro Fondazione. A Modena, Teatro delle Passioni, dal 7 al 29/11.

 

“Natale in casa Cupiello”, per un solo attore

Nel testo di Eduardo, l’attore palermitano legge la tragica rappresentazione di una “moltitudine di solitudini”: Luca e Concetta Cupiello, i loro figli, il fratello di lui, il genero e gli altri personaggi, pur interagendo continuamente gli uni con gli altri in maniera più o meno conflittuale, sono in realtà inesorabilmente soli. Di qui la scelta, profonda e faticosa quanto “inevitabile”, di portare in scena questo splendido testo in forma di assolo, in senso musicale e  non un monologo,  di tanti assoli, uno per personaggio.“Natale in casa Cupiello”, di Eduardo De Filippo, regia e adattamento Fausto Russo Alesi. A Bari, Teatro Abeliano, dal 13 al 16/11.

 

 

Pasolini secondo Binasco

L’approccio di Valerio Binasco a Pasolini è emotivo e antiaccademico. La scelta è quella di raccontare il testo come una ‘storia’, senza concettualismi, attenuando e mettendo in secondo piano satira, metafora e stile e cercando ciò che di realistico e umanamente semplice Pasolini ha nascosto dentro alle sue scene, come se fosse una commedia quasi ‘normale’, con “qualcosa di molto naif e borghese come una trama”, resa da Binasco molto evidente, piena di profondità psicologica e, a tratti, anche commovente.“Porcile” di P.P. Pasolini, regia di Valerio Binasco, produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, coprodotta con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. A Prato, Teatro Metastasio, fino al 15/11. A Trieste, teatro Rossetti, dal 24 al 29/11.

 

Il “Sogno” di Shakespeare secondo Cappuccio

Nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano, Titania e Oberon attivano una drammaturgia di capricci e smanie riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini. I due, come schegge di dei precipitati in terra, continuamente sospesi fra sonno e veglia, inscenano armonie, assecondano discordie, conducono, con estro malaccorto, una regia dei sentimenti umani. La scrittura di Ruggero Cappuccio cerca ulteriori rifrangenze all'incanto musicale della lingua shakespeariana in una sorta di grande, onirico e vagamente circense carillon. “Sogno di una notte di mezza estate”, di  William Shakespeare, riscrittura di Ruggero Cappuccio e regia di Claudio Di Palma, con Isa Danieli e Lello Arena, Fabrizio Vona, Viviana Altieri, Renato De Simone, Enzo Mirone, Antonella Romano. A Roma, Teatro Parioli Peppino De Filippo, dal 12 al 22/11.

 

Gli uccelli migratori

Scrive l’autore: “Ci ho provato per anni. All’inizio nulla. Io parlavo e non mi rispondevano come se nemmeno mi sentissero. Poi una volta mi sono trovato da solo con una beccaccia. E mi ha sentito, sono riuscito a parlarci. Io parlavo e lei mi rispondeva. Lei parlava e io le rispondevo. E questa beccaccia mi ha raccontato della sua infanzia. Della prima volta che ha volato, della paura che ha avuto. Sai la paura che hanno la prima volta che volano, gli uccelli? Si buttano nel vuoto. Non sanno che le ali li possono tenere su. Non sanno nulla delle ossa cave, dell’aerodinamicità, del movimento ascensionale delle ali, nulla. Cadono. E poi, all’improvviso, rimangono su. È una cosa molto impressionante”.“Gli uccelli migratori”, di Francesco Lagi, con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Mariano Pirrello, regia Francesco Lagi. Produzione Teatrodilina, Progetto Goldstein. A Roma, teatro dell’Orologio, dal 12 al 15/11. Prima nazionale.

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