Invito a teatro
L’opera da tre soldi, a Milano
Sono passati sessant’anni dalla scomparsa di Brecht e da quando Giorgio Strehler, primo in Italia, allestì in Via Rovello la “Dreigroschenoper” (1956), presente l’autore, che sarebbe morto sei mesi dopo. Il teatro musicale di Brecht e di Weill continua a vivere consegnato a un artista del nostro tempo, Damiano Michieletto, regista che sta lasciando nell’opera lirica e nel teatro un segno netto, rimescolando le carte della tradizione con risultati spesso rivelatori. Per due mesi di recite, è lo spettacolo di punta del Piccolo. Presenta in buca, nel rispetto di Kurt Weill, l’organico semicameristico di un’orchestra sinfonica, diretta da Giuseppe Grazioli; e in scena un cast d’eccezione formato da attori che sanno coniugare parola e musica, tra i quali Marco Foschi nel ruolo di Mackie Messer, Rossy De Palma in quello di Jenny delle Spelonche e Peppe Servillo, Peachum. "L’Opera da tre soldi" di Bertolt Brecht e Kurt Weill, regia Damiano Michieletto. A Milano, Teatro Strehler, fino al 11/6.
Pilade di Pasolini, a Roma
Pilade, l'obbediente, il silenzioso, il discreto, il timido Pilade, nato per essere amico, è la figura di un "diverso", dotato di una grazia cristallina. Ostinatamente e senza farsi distrarre dalle mille sirene del nuovo tempo, rincorre una luce come un santo. Oggi Pilade, nella messinscena di Daniele Salvo, è irrimediabilmente solo e assediato da Atena, la dea che "non conosce il ventre materno né le perversioni che nascono dalla nostalgia" e trova unico rifugio possibile nella Poesia. “Pilade”, di Pier Paolo Pasolini, regia Daniele Salvo, Produzione La Fabbrica dell'Attore Teatro Vascello musiche Marco Podda, costumi Nika Campisi, Claudia Montanari. Al teatro Vascello dal 21/4 al 1/5
Cenerentola digitale, a Palermo
Cenerentola sfila sul red carpet e la carrozza è una spider rossa. La protagonista della favola di Perrault acquista un carattere personalissimo nella regia di Giorgio Barberio Corsetti, uno dei protagonisti più interessanti della scena contemporanea, che rilegge sotto una luce surreale il capolavoro di Rossini. È innovativa innanzitutto nella realizzazione scenica – un ricchissimo impianto video che utilizza la tecnica del chroma key -, e nella regia, che ambienta l’opera negli anni Sessanta del secolo scorso e ne fa una favola sospesa in una dimensione onirica, dove i desideri, i sogni, le illusioni sono proiettati sullo schermo e i personaggi sono come marionette attraversate dalla musica.Gabriele Ferro sul podio, protagonista la palermitana Chiara Amarù. “La Cenerentola”, libretto Jacopo Ferretti, musica Gioachino Rossini, regia Giorgio Barberio Corsetti. Produzione Teatro Massimo di Palermo, in collaborazione con il Teatro delle Muse di Ancona. A Palermo, il 19, 21, 22, 24, 26
La favola nera di Magda
Un dialogo pieno di comparse, da Biancaneve ai sette nani, passando per Topolino, con Walt Disney che sorride sornione alla finestra del bunker. Ma c’è da aver paura, pensando alla storia. Si ride, si scherza, si flirta amabilmente con l’uomo nero e, per farlo, bisogna avere il sangue freddo di Magda Goebbles. Ecco arrivare l’innominabile, l’osceno, Heil Hitler! per l’ultima tappa della trilogia “Innamorate dello spavento”, progetto teatrale di Massimo Sgorbani sulle figure femminili legate al Führer. L’unico dei tre testi a vedere in scena proprio Mein Führer, orribile, eppure bellissimo agli occhi idealizzanti delle sue seguaci, forte, eppure debolissimo, l’uomo di razza dalle origini incerte. “Magda e lo spavento”,regia di Renzo Martinelli, con Federica Fracassi e Milutin Dapcevic, dramaturg Francesca Garolla, produzione Teatro i.Al teatro India di Roma dal 19 al 24
Il costo di un uomo al chilo?
Esistono un primo, un secondo e un terzo mondo. Gli abitanti del primo hanno case ariose, figli robusti e rendite sicure. Quelli del secondo hanno case di mezzo, figli di mezzo, lavori mediamente redditizi. Gli abitanti del terzo mondo hanno lo stomaco vuoto, e i loro bagni sono putrescenti latrine. Om Prakash è un abitante del terzo mondo. Un giorno trova un lavoro: gli stomaci della sua famiglia smettono di gorgogliare e la casa si riempie di stereo, televisori, docce, sifoni… Che lavoro ha trovato Om? E, soprattutto: perché il suo unico dovere è mantenersi sano e in forma?“Quanto costa un uomo al chilo?”, Nuove Storie, di Manjula Padmanabhan, drammaturgia e regia Matteo Salimbeni e Fulvio Vanacore, scenografia Andrea Belli, costumi Valeria Donata Bettella, con Cecilia Campani, Giacomo Marettelli Priorelli, Michele Mariniello, Beppe Salmetti e Carla Stara. produzione TeatroMa/Ludwig. A Milano, teatro dell’Elfo, fino al 24/4.
Il sogno desto di Massimo Ranieri
Torna in una nuova edizione, dopo il grande successo delle prime serate su Raiuno, lo spettacolo ideato e scritto con Gualtiero Peirce. È un titolo giocoso e provocatorio, un inno alla vita, all’amore e alla speranza. Continua così il viaggio affettuoso, spettacolare e sorridente attraverso grandi canzoni, racconti particolari e colpi di teatro. I protagonisti, ancora una volta, non saranno i vincitori o le imprese degli eroi, ma i sognatori e la vita di tutti noi. Nel duplice ruolo di attore e cantante, Ranieri porta in scena il teatro umoristico e le più celebri canzoni napoletane. “Sogno e son Desto…in Viaggio”. A Roma, Teatro Sistinafino al 24 aprile. Organizzatore Generale Marco De Antoniis, light designer Maurizio Fabretti. Prodotto da RA.mA 2000 International s.r.l.